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Il nostro partito è europeista e sostiene lo sviluppo dell'agenda Monti


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Questo e non lo sfascio fine a se stesso è il bene dell'Italia

di Alberto Gentili

Onorevole Frattini, Santanché si traveste da rottamatrice. Lei è pronto a farsi rottamare? 
«Rottamare? Santanché prima di parlare dovrebbe informarsi, la signora probabilmente non sa che un lavoro ce l'ho e l'ho conquistato con un concorso piuttosto difficile da consigliere di Stato di cui lei probabilmente ignora perfino l'esistenza. Non sono uno di quelli che pensa di guadagnare con la politica. Ma vorrei parlare di altro, vengo proprio adesso dal congresso del Partito popolare europeo di Bucarest dove si è discusso di crisi, di integrazione, di crescita. Questioni serie e responsabili». 

Mille miglia lontano dallo sfascismo? 
«Esattamente. Il quadro generale del Pdl è fatto di serietà, di lavoro, di sostegno al governo Monti confermato da Alfano davanti alla platea del Ppe. Aggiungo che ogni opinione va rispettata, ma questo tipo di opinioni vanno fortemente contrastate. In Europa siamo abituati a lavorare insieme per costruire e non per sfasciare. L'idea dello sfascismo fine a se stesso non mi riguarda e non ci riguarda. E' il segno di una strada su cui una persona come me e come tanti altri non può continuare ad andare. Quelli della Santanché sono messaggi che escludono chi li lancia». 

Sta dicendo che la pasionaria va cacciata? 
«Ho parlato di autoesclusione non a caso. Dicendo certe cose questa signora si pone fuori dalla linea del partito. Ha un atteggiamento distruttivo, quando invece l'impegno del Pdl è costruire la casa comune dei moderati italiani per contrastare l'avanzata della sinistra. In più sarebbe necessaria un minimo di serietà, imposta dalla nostra appartenenza al popolarismo europeo, che ci vieta di fare discorsi di questo genere considerato che il nostro impegno è costruire, non distruggere. Ripeto: è chi pronuncia questi anatemi che si autoesclude dal percorso comune. Oppure ne traccia un altro diverso, che non può essere certo il mio». 

A proposito, Santanché tuona: via i montiani Frattini e Gelmini. Ce l'ha proprio con lei? 
«Bisognerebbe chiederlo alla signora. Ma se dice, fuori i montiani, significa che vuole cacciare anche Berlusconi, anche Alfano e tutti coloro che sostengono Monti con atti e votazioni in Parlamento. Ne prendo atto, ma non credo che Santanché abbia titolo a lanciare questo tipo di anatemi. Respingo nel merito e nel metodo certi atteggiamenti. Non c'è molto da aggiungere». 

Mai proprio sicuro che Berlusconi non la pensi come la pasionaria? 
«Berlusconi ha appena smentito. Ha detto che sono parole di Santanché, non sue. E io ci credo: conosco Berlusconi da tanto, lo ritengo una persona seria che quando fa una smentita crede nella smentita. Quindi evidentemente deve essere così». 

L'idea della Santanché è quella di un partito leggero, di plastica secondo alcuni. 
«Io sto ai fatti. Come dicevo vengo dal congresso del Ppe il cui titolo era, Più Europa. Ebbene, in nome di quel titolo noi abbiamo partecipato, parlato, lavorato, contribuito. Questa è la pre-condizione su cui i contenuti devono fondarsi. Un partito legato all'europeismo, all'agenda-Monti, a meno tasse e più crescita. Questi sono i paradigmi in cui crediamo e in cui ci riconosciamo, poi le sigle partito di plastica, partito leggero, partito all'americana sono tutte infrastrutture. L'essenziale è essere d'accordo su cosa si vuole fare. Da giorni dico che ci vuole un'assise programmatica in cui si decida su quali cose mettersi d'accordo e su quali contrastare la visione di altri. Cose che il Pd sta facendo». 

Nonostante l'annuncio del passo indietro di Berlusconi l'unità dei moderati è ferma al palo. 
«Non credo. Sono soddisfatto di ciò che ho visto a Bucarest: Alfano e Casini hanno pronunciato le stesse parole su un'Europa che vuole più crescita e non soltanto austerità, un'Europa equilibrata che si fonda sull'economia sociale di mercato. Dopo anni di contrasto in Parlamento, in un giorno non si fa l'unità dei moderati. Ma è cominciato il confronto, come avevo auspicato, sui temi concreti. Anzi, su quello più importante: dove va l'Italia in Europa. Un ottimo inizio».




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Pubblicato da Lucrezia Pagano il giorno 19.10.12. per la sezione , , , , , . Puoi essere aggiornato sui post, i commenti degli utenti e le risposte utilizzando il servizio di RSS 2.0. Scrivi un commento e partecipa anche tu alla discussione su questo tema.

2 commenti per "Il nostro partito è europeista e sostiene lo sviluppo dell'agenda Monti"

  1. Caro Franco,anke qui dal Marocco dove mi trovo in "mission" x il progetto che non abbiamo potuto ahimè condividere,ti leggo sempre con grande piacere ... Continuo a ricordare a te ed all'amico Alfano la "Repubblica Presidenziale" che da tanto desidero e che era stata proposta con grinta e concretezza da Angelino .... cmq mi affido a voi con grande fiducia e ... mi raccomando, non dimenticate Hammamet ed il caro Bettino .... Come avrei piacere di poter lavorare nel tuo staff portando le mie competenze .... sono sempre così in linea con i vostri pensieri da così tanto tempo !!! Un carissimo saluto Enry Kissinger della politica italiana !!!!! ciao Franco dal Marocco solatio e ben governato dal grande Mohammed VI !!!

  2. Carissimo Franco,

    si potrebbe dare vita alla "Task Force per l'Italia", un movimento di ispirazione liberaldemocratica, cristiano-democratica e riformatrice impegnato per l'Italia, per l'Europa e la promozione umana nel mondo, soprattutto attraverso il rafforzamento delle istituzioni e delle relazioni internazionali.

    Un cordiale e deferente saluto,

    Matteo Prandi

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