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Sviluppi e prospettive della politica europea


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INTERVENTO IN AULA DI FRANCO FRATTINI SULLA RELAZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MARIO MONTI SUGLI SVILUPPI RECENTI E LE PROSPETTIVE DELLA POLITICA EUROPEA

STENOGRAFICO D'AULA

Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio, l'Europa è dinanzi a sfide anzitutto politiche, cariche di conseguenze per l'andamento delle economie degli Stati membri, per la tenuta stessa dell'euro e, dunque, anche per le dinamiche sociali riguardanti le giovani, ma anche le meno giovani generazioni. Nel mondo globalizzato e interconnesso nessuno può essere al sicuro e le ripercussioni contagiose di una crisi toccano i più deboli così come i più forti.

Il primo antidoto è più ambizione politica. Soluzioni alla crisi globale non possono trovarsi in compromessi al ribasso affidati ai tavoli delle burocrazie. Sono i Governi ed i Parlamenti responsabili davanti ai cittadini a dover proporre ed attuare iniziative, riforme, ricette complessive per il breve come per il medio-lungo periodo. Non si può prender tempo, come si è fatto erroneamente al momento iniziale della crisi greca, né, peggio, limitarsi all'urgenza e all'emergenza rinviando così sulle future generazioni il peso di decisioni strutturali non prese oggi.

Il secondo antidoto è più Europa. Il processo di integrazione europea, proprio perché c'è la crisi, deve accelerarsi e rafforzarsi. Chiusure ed egoismi nazionali sarebbero fonte di debolezza anche se cercassero di nascondersi dietro assi bilaterali o trilaterali apparentemente forti, ma che rileverebbero ad ogni occasione tutta la loro intrinseca fragilità. L'Europa, più Europa, è oggi una ricetta obbligata dinanzi a sfide in cui si confrontano attori globali, storiche potenze come gli Stati Uniti o nuove realtà come Cina, India, Brasile ormai in grado di giocare partite sovranazionali e di condizionare gli esiti di grandi dossier planetari. L'Europa in tale quadro può forse non essere determinante, ma è certo che un'Europa divisa per gli interessi nazionali sarebbe e sarà irrilevante.
Il terzo antidoto, signor Presidente del Consiglio, sono le scelte coraggiose nella sostanza: cedere parti della sovranità nazionale richiede determinazione e visione da parte dei governanti. Occorre capire e spiegare ai cittadini che, mettere in comune sotto l'egida delle istituzioni comunitarie una parte sempre più consistente della governance economica, rafforza e non indebolisce gli Stati membri perché consolida la casa comune.

In questo quadro si dovrà rafforzare grandemente la partecipazione democratica dei cittadini in termini di conoscenza e condivisione a questo processo complesso e solo apparentemente tecnico, ma in realtà altamente politico perché è la condizione per lo sviluppo, oltre che per il consolidamento, oltre la crisi, di un'unione di Stati e di popoli di centinaia di milioni di persone. La visione che con lei vorremmo condividere, signor Presidente del Consiglio, è quella di una costruzione europea che rifletta le aspettative e gli ideali dei popoli, che sappia coniugare trasparenza democratica e capacità di decidere senza veti e intransigenze ad oltranza.

Pensiamo che il metodo comunitario e il confronto democratico sulle politiche da seguire siano elementi imprescindibili per un nuovo Patto che garantisca l'equilibrio tra istituzioni nazionali ed europee.
Il percorso incompiuto a Maastricht deve essere oggi ripreso e completato: una moneta e un mercato per l'Europa sono elementi di un quadro istituzionale in cui finora è mancata la guida politica, con un governo europeo dell'economia e una banca con funzioni proprie, anche di impulso e sostegno nei casi di crisi che, come sta accadendo, colpisca il cuore degli Stati e non solo settori della finanza privata.

Signor Presidente del Consiglio le chiediamo, con la forza politica di cui questo Parlamento oggi dispone, essendo in gioco il bene dell'Italia, con la persuasività che lei ha sempre mostrato nella sua vita istituzionale, di esprimere il principio, non negoziabile, che se il castello europeo crolla per egoismi e resistenze di qualcuno, tutti insieme cadremo (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà) e che nessuna prospettiva, in questo o quel Paese membro, di prossime elezioni può farci dimenticare che qui parliamo invece delle prossime generazioni, come diceva De Gasperi, cioè dei nostri figli, che raccoglieranno il frutto, dolce o amaro dipenderà da noi, delle scelte di oggi.

Le chiediamo di coniugare l'interesse nazionale dell'Italia con quello dell'Europa fino a farli coincidere tra loro, di non consentire, con il peso dell'Italia unita che lei potrà esprimere, che soluzioni costruite a vantaggio degli uni o degli altri debbano calare sugli italiani, che per il bene comune stanno portando il peso di scelte durissime per la vita quotidiana delle famiglie e delle imprese (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà e di deputati del gruppo Unione di Centro). Noi abbiamo fatto i compiti, ora l'Europa faccia il suo compito. Allora subito un appello al metodo comunitario, non accordi intergovernativi parziali e limitativi. Eserciti, signor Presidente, la sua influenza già nell'incontro con il Primo Ministro Cameron del 19 gennaio: rigore e abbattimento del debito, tenuto conto di tutti i fattori di sostenibilità del sistema Paese e quindi anche del valore aggiunto delle riforme strutturali, un ruolo più forte della Banca centrale europea quale prestatore di ultima istanza e serio rilancio del progetto degli eurobond, forte attenzione alla crescita, speciale riferimento alle famiglie, alle medie e piccole imprese in crisi di liquidità. Non vorremmo, signor Presidente, che l'erogazione di prestiti all'1 per cento della BCE alle banche degli Stati membri fosse per queste ultime ossigeno per reinvestire con notevoli profitti in titoli redditizi (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà), anziché lo strumento vincolato per dare credito alle famiglie e alle imprese. Chieda, signor Presidente, che quel vincolo si ponga e si possa così dissipare l'idea che un circuito europeo alimenti a tassi di favore le banche e da cui i cittadini e le imprese, chi lavora e chi produce, restano esclusi (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà). Io credo in proposito che sia urgente anticipare a prima del 2013 l'applicabilità della direttiva europea che fissa rigorosi termini per i pagamenti delle pubbliche amministrazioni a cittadini ed imprese (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà e di deputati del gruppo Unione di Centro).

Infine, nell'apprezzare le riflessioni su forme di tassazione europea nei confronti delle transazioni finanziarie, forse non la chiamerei Tobin tax, perché forse il professor Tobin guardava a tasse di scopo per i Paesi in via di sviluppo, ma credo in ogni caso che si debba in modo imprescindibile richiedere che questo prelievo si applichi almeno a tutti i Paesi membri, o ancor meglio sia la base per un'estensione del principio anche alle grandi economie extraeuropee. Non vorremmo che l'applicazione della tassa in 24 o 25 Paesi innescasse un enorme movimento di volumi di transazioni verso gli Stati che ne rifiutano l'applicazione, a cominciare dalla city di Londra, che non è in coda, mi sembra, alle classifiche dei volumi di transazioni borsistiche (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà).

In conclusione, signor Presidente del Consiglio, il nostro gruppo le chiede al tempo stesso forza e determinazione perché il 30 gennaio l'accordo sia europeo, alto ed ambizioso e perché l'Italia in esso esprima il suo impulso storico di Paese fondatore, chiedendo più Europa, meno egoismi, più trasparenza e risposta democratica verso i cittadini.

Se così non fosse - e sono certo che nessuno di noi se lo augura -, i cittadini, in Italia e altrove, si chiederebbero ancor più incisivamente se l'Europa, in fondo, non debba essere fermata, perché, così com'è, non c'è quando dovrebbe esserci e interviene quando non dovrebbe. Sarebbe una prospettiva devastante, difficilmente arrestabile, che abbiamo tutti il dovere e, forse, il tempo per evitare(Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà e di deputati dei gruppi Lega Nord Padania e Unione di Centro per il Terzo Polo - Congratulazioni).

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Pubblicato da Franco Frattini il giorno 14.1.12. per la sezione , . Puoi essere aggiornato sui post, i commenti degli utenti e le risposte utilizzando il servizio di RSS 2.0. Scrivi un commento e partecipa anche tu alla discussione su questo tema.

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