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La diplomazia è il “modo di rappresentare l’immagine dell’Italia con onestà


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La diplomazia è il “modo di rappresentare l’immagine dell’Italia con onestà: quello che va migliorato ma anche l’orgoglio di essere un grande paese che gioca un ruolo importante in molte regioni del mondo”. Così il Ministro Franco Frattini incontrando gli studenti all’Università LUISS nell’ultimo giorno del Festival della Diplomazia 2011.

Il confronto con gli studenti è stato molto vivace, con diverse domande rivolte al Ministro sulle principali questioni dell’attualità internazionale: dalla Libia alla primavera araba, dai diritti umani alla crisi economica globale. Il Ministro ha esposto il suo punto di vista e descritto quali sono le linee della nostra politica estera sui vari fronti.

Sul Medio Oriente, Frattini ha sottolineato l’impegno italiano per la ripresa rapida del negoziato tra le parti ed ha citato l’esempio l’accordo tra Hamas e Israele per il rilascio del soldato Shalit come “piccolo elemento di luce in una situazione in cui prevalgono le ombre”.

Per quanto riguarda la crisi economica, Frattini ha auspicato una guida politica europea più forte, passare cioè da “meccanismo europeo prevalentemente intergovernativo ad un meccanismo di vera integrazione politica del governo dell’economia europea”. Allo stesso modo, “bisogna ripensare il sistema del rating”, immaginando un “meccanismo indipendente di valutazione europeo”, perché “non si può immaginare” che la valutazione del debito degli Stati sia affidato a “soggetti privati la cui trasparenza può essere oggetto di discussione”.

Sulla Libia, Frattini ha puntualizzato che l’Italia si impegna ad “un’amicizia per sempre con il popolo libico” e vuole “aiutare” i libici “nel processo democratico senza imporre”, ma fornendo la propria assistenza in termini di esperti, tecnici, formatori e nell’institution building. Quanto ai rapporti economici, l’Italia “vuole restare il primo partner commerciale” e sul fronte dei contratti energetici “stiamo attuando quelli che già esistono e che sono stati confermati” nonostante il cambio di regime.

Quanto poi agli aiuti allo sviluppo, Frattini non ha nascosto il suo dispiacere per la diminuzione dei fondi alla Cooperazione, ma ha altresì puntualizzato che il governo sta mantenendo il proprio impegno nelle zone più disagiate del pianeta. E’ soltanto cambiata la filosofia degli interventi: “Oggi partiamo dal destinatario, eliminando i passaggi intermedi che provocano sprechi e alimentano la corruzione”, ossia gli aiuti sono legati agli effettivi risultati. In ogni caso, ha ricordato Frattini, l’Italia resta il primo contributore tra i paesi occidentali in termini di partecipazione al sistema di peace keeping dell’ONU ed il terzo contributore dell’UE al bilancio degli aiuti allo sviluppo.



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Pubblicato da Franco Frattini il giorno 14.10.11. per la sezione . Puoi essere aggiornato sui post, i commenti degli utenti e le risposte utilizzando il servizio di RSS 2.0. Scrivi un commento e partecipa anche tu alla discussione su questo tema.

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