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Assicurare pari diritti alle persone con disabilità è un obiettivo da perseguire attraverso ogni sforzo possibile


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Foto ANSA

Mi fa piacere ritrovare oggi, anche in presenza della stampa, gli amici della Rete Italiana Disabilità e Sviluppo dopo il nostro incontro dello scorso 5 settembre.

Un incontro che aveva già avuto un primo seguito concreto con la convocazione, il successivo 29 settembre, della prima riunione del tavolo di lavoro tra la Rete e la Cooperazione allo Sviluppo della Farnesina; intervengo quindi con particolare interesse e soddisfazione in questa circostanza, in quanto mi fornisce l’opportunità di esprimere la posizione del Ministero degli Esteri, nonché il mio personale convincimento, rispetto al tema della disabilità e della sua sistematica inclusione nelle iniziative di Cooperazione allo Sviluppo promosse dalla DGCS.

Forse non tutti sanno che l’Italia è stata tra i primi paesi firmatari della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2006. È stata inoltre il primo paese a redigere delle proprie “Linee Guida sulla disabilità” in conformità alla succitata Convenzione, nell’ambito della sua politica di Cooperazione allo sviluppo.

La Convenzione ONU affida, con l’art. 32, uno specifico mandato alla Cooperazione Italiana: “Fare in modo che la cooperazione internazionale, compresi i programmi di sviluppo internazionali, sia inclusiva delle persone con disabilità ed a loro accessibile” coinvolgendo la società civile e le organizzazioni di persone con disabilità. Coerentemente con questo enunciato, vogliamo quindi presentare oggi l’impegno concertato fra l’Istituzione che io rappresento e gli autorevoli rappresentanti della Rete Italiana Disabilità e Sviluppo (RIDS), che opera a favore dell’inclusione sociale delle persone con disabilità.

Tale impegno si è sostanziato nella costituzione di un tavolo di lavoro per la redazione di un Piano d’Azione della Cooperazione Italiana su Disabilità e Sviluppo, in applicazione di quanto previsto dalle succitate Linee Guida. Il tavolo di lavoro potrà organizzarsi attraverso incontri periodici e funzionare secondo una modalità “modulare”, cioè allargato di volta in volta, sulla base delle tematiche discusse, ad altre istituzioni, organizzazioni, mondo accademico, che risultano particolarmente attivi sul territorio nel settore specifico.

La prima riunione del tavolo di lavoro, cui hanno partecipato i rappresentanti della Cooperazione e i rappresentanti della RIDS, si è tenuta lo scorso 29 settembre, come dicevo, ed ha permesso di identificare le attività in cui la Rete, sulla base della competenza ed esperienza acquisita nel settore, può fornire un contributo di grande rilievo e professionalità. Le attività individuate sono relative soprattutto alla formazione sui temi dell’accessibilità, dell’educazione, del mainstreaming della disabilità, del monitoraggio dell'applicazione delle Linee guida sulla disabilità, da effettuarsi sulla base degli standard internazionali nel settore (Convenzione ONU, Consiglio d’Europa).

Le attività di formazione saranno destinate agli enti esecutori di progetti e al personale del Ministero degli Affari Esteri e potranno essere di supporto alla redazione, gestione e monitoraggio delle iniziative nel settore. In particolare, la formazione sui temi dell’accessibilità sarà focalizzata non esclusivamente sui temi infrastrutturali ma come possibilità di accesso, da parte delle persone con disabilità, a tutte le informazioni al pari degli altri, attraverso l’uso delle nuove tecnologie informatiche.

Una collaborazione con i rappresentanti della RIDS potrà essere preziosa anche per le attività dell’Osservatorio Nazionale per la Disabilità, di cui fa parte anche la Cooperazione insieme ad alcune delle Organizzazioni appartenenti alla RIDS.

È importante sottolineare la necessità di valorizzare il ruolo dell’Italia nel settore della disabilità attraverso l’individuazione e divulgazione delle buone pratiche della Cooperazione Italiana, sia a livello nazionale che internazionale. Una riflessione, oggi senz’altro attuale, è quella relativa al nuovo ruolo che il donatore va assumendo nei confronti del paese beneficiario. Ciò che ci viene richiesto, soprattutto da alcuni paesi emergenti, è la diffusione di saperi, competenze e conoscenze in un settore in cui siamo all’avanguardia.

A tal proposito, ritengo opportuno segnalare la Conferenza su “L'impegno del Sistema Italia sull'art.32 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità", che si terrà a Bellaria il prossimo 21 ottobre ed a cui parteciperà un rappresentante della DGCS. Essa potrà essere un’occasione utile per definire ulteriormente gli aspetti operativi del tavolo di lavoro, mettendo maggiormente a fuoco le attività e gli obiettivi da perseguire.

Sono convinto che assicurare pari diritti alle persone con disabilità sia un obiettivo da perseguire attraverso ogni sforzo possibile. Una fruttuosa collaborazione tra istituzioni e istanze della società civile può consentire di conseguire risultati tangibili e significativi che, soprattutto in questi tempi di ridotte risorse finanziarie, siamo chiamati ad esplorare, individuare e cercare di attuare con convinzione. Noi consideriamo questa un’assoluta priorità, il livello di civiltà e di democrazia del nostro Sistema Paese si misura anche e soprattutto attraverso la volontà di raccogliere sfide di questo tipo.
Grazie e buon lavoro. Un lavoro che la Farnesina continuerà a seguire e promuovere.
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Pubblicato da Franco Frattini il giorno 11.10.11. per la sezione , . Puoi essere aggiornato sui post, i commenti degli utenti e le risposte utilizzando il servizio di RSS 2.0. Scrivi un commento e partecipa anche tu alla discussione su questo tema.

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