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Intervista a Franco Frattini "E' l'Europa che dovrebbe essere indagata. Conte forzi la mano come fece Berlusconi"


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È l’Europa che dovrebbe essere indagata. È Conte forzi la mano come fece Berlusconi 

Il Messaggero, 27 agosto 2018



E' l'Europa che dovrebbe essere indagata, altro che Salvini...Se ci fosse un tribunale della storia che giudicasse gli ultimi dieci anni di politiche migratorie europee l’Europa dovrebbe esser condannata con rito abbreviato per omissione totale del suo compito e degli impegni presi, per l’assoluta inesistenza della Commissione e le promesse mancate dei Paesi cosiddetti volenterosi». Franco Frattini, ex ministro degli Esteri ed ex vicepresidente della Commissione, oggi a capo della Sioi, da magistrato premette di non voler commentare le azioni di altri magistrati ma solleva una riflessione.

Quale? 

«Hanno diritto di muoversi liberamente sul territorio nazionale persone non identificate né identificabili? Se quel diritto non vi fosse cadrebbe anche l'ipotesi di sequestro di persona. Oltretutto la Procura di Palermo sta procedendo contro ignoti per traffico internazionale di migranti. Le organizzazioni di scafisti sono paragonabili a mafie internazionali, con protezioni nei governi rivieraschi e pratiche di intimidazione e sfruttamento anche sessuale». 

L’Ue a giugno non aveva stabilito la condivisione sui migranti? 

«Misi in guardia il Premier Conte: gli Stati UE non mantengono mai le promesse che fanno. A Bruxelles si era detto che senza un accordo fra chi dovesse ripartirseli, mai più sarebbero sbarcati in Europa migranti salvati, per esempio, nelle acque di Malta. Non è stato così. Una volta le politiche migratorie erano intergovernative, oggi sono comunitarie, con un potere e dovere di coordinamento da parte della Commissione, scavalcata dai capi di governo». 

L’Italia minaccia l’Europa, come dice Avramopoulos? 

«Che minaccia è denunciare chi dovrebbe coordinare e non coordina e si arriva così al falli- mento più clamoroso degli ulti- mi anni dell’Europa, ossia i migranti della Diciotti li prendono l’Albania e i vescovi? Uno scacco mai visto». 

Il Ministro degli Esteri Moavero corregge Di Maio dicendo che i contributi UE vanno versati.

«Moavero fa bene a ricordare che versare i contributi è un obbligo giuridico. L’Italia è come Davide, che nella fionda però ha altri sassi da usare contro Golia. Il primo è “avanzare una riserva” prima di approvare il bilancio della Commissione, da cui dipendono i fondi per tutti e 27 i Paesi. Il secondo, a gennaio, opporsi al rinnovo delle sanzioni contro la Russia. Il terzo, imputare alla Ue il costo dei rimpatri volontari. Con Berlusconi l’Italia ottenne l’Agenzia per la sicurezza alimentare a Parma, già destinata alla Finlandia, grazie a un’azione politica forte in cui disse di avere problemi non risolvibili a votare i fondi all’agricoltura e mise una riserva sul bilancio. Era Davide contro Golia, ma tutti erano interessati a ottenere l’unanimità per varare il budget. Così dovrebbe fare Conte in vista del Consiglio di settembre senza intesa sui migranti». 

I contributi vanno versati? 

«È una regola anche l’unanimità sul bilancio e quando il voto dell’Italia serve, tutti lo cercano. Usammo la stessa tattica per difendere il made in Italy». 

Il governo Conte come Craxi a Singonella? 
«Solo per il richiamo alla sovranità nazionale. Il contesto è diverso». 

La scandalizza che il ministro dell’Interno Salvini incontri domani il premier dell’Ungheria Orban? 

«Per niente. Da ministro degli Esteri ho incontrato capi di governo e di Stato. Oltretutto Salvini è vicepremier e leader della Lega, come Orban è anche il leader del suo partito. Il disegno di Salvini è allontanarlo dal Ppe e avvicinarlo alla Lega delle Leghe. Da coordinatore per sei anni della politica estera del Ppe, dico che il Ppe farebbe bene a evitare di dare calci nei denti a Orban, perché conoscendolo, e conoscendo il Ppe, alla fine qualche scherzo Orban lo fa». 

Il premier austriaco Kurz insiste sul doppio passaporto agli altoatesini di lingua tedesca. 

«Kurz sbaglia a fare il paragone con gli sloveni in Italia, perché dopo anni di bombe ai tralicci, il doppio passaporto in Alto Adige rischia di ravvivare l’idea dell’Austria “tutrice” dei sudtirolesi, com’è scritto nell’accordo De Gasperi-Gruber che oggi sarebbe anticostituzionale. Bene fa Kurz, invece, a dire che ogni passo sarà fatto d’intesa con l’Italia». 

 Marco Ventura 
 Il Messaggero, 27 agosto 2018
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Pubblicato da Franco Frattini il giorno 6.9.18. per la sezione , , , , , , , , . Puoi essere aggiornato sui post, i commenti degli utenti e le risposte utilizzando il servizio di RSS 2.0. Scrivi un commento e partecipa anche tu alla discussione su questo tema.

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