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In politica deve venire prima l'idea e poi il leader


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«Il Partito repubblicano è un errore»
CORRIERE DELLA SERA

 Megglio primarie e PPE italiano. Sarà utile anche a Renzi, altrimenti Grillo rischia di vincere

Intervista di Andrea Garibaldi

Salvini, Fitto, Verdini, Toti, Meloni, Alfano… «In campo non vedo leader per il centrodestra. Ma deve venire prima l'idea e poi il leader. E l' idea, per me, è legata al concetto di merito e al legame stretto con l'Europa. Partito popolare europeo, non partito conservatore alla Cameron, alla Bush». Franco Frattini è nella sua stanza di presidente della Società italiana per l' organizzazione internazionale (SIOI). Commissario europeo, tre volte ministro con Berlusconi. Alla fine del 2012 ha sbattuto la porta.

«Berlusconi tolse il sostegno al governo Monti a causa del "fiscal compact". Non ero d'accordo su questa posizione antieuropea. E non ho scelto un altro partito».

Berlusconi ora deve farsi da parte?
«La soluzione sono le primarie, alle quali Berlusconi potrebbe partecipare. Meglio però se fosse la levatrice del centrodestra futuro».

Il centrodestra è di fronte al disastro di Bolzano. Con lei candidato sarebbe andata diversamente?
«Avevo chiesto l'unità di tutte le forze moderate e la Svp non schierata. Svp ha appoggiato il candidato del Partito democratico, gli altri hanno detto ognuno una cosa diversa».

Risultato?
«La Lega ha fatto il pieno, Beppe Grillo ha superato Forza Italia. La destra ha preso 4 consiglieri».

Forza Italia da Roma ha bruciato la sua candidatura?
«Non so, non frequento più il partito. Andai via prima che la baracca crollasse».

Forza Italia è finita?
«L'elettorato deve essere rimotivato, è deluso dai mancati risultati. Niente riforma istituzionale, niente riforma del lavoro, proprio quella che ha fatto da Renzi».

Gli elettori si sono sparsi in giro?
«Berlusconi era arrivato al 30 per cento, ora Forza Italia è attorno al 12-14. Alcuni sono passati alla Lega, pochi a Renzi, ma la gran parte non vota».

Berlusconi rovinato dal «cerchio magico»?
«Ha creato e distrutto tanti cerchi magici. Adesso tutti accusano Mariarosaria Rossi, ma non può essere tutta sua la colpa».

Nei cerchi magici si annidano i «traditori»?
«Nel '94 Berlusconi aveva riunito Martino, Colletti, Urbani, Pera e mi metto anche io fra di loro. Persone con arte e parte, che non hanno tradito, hanno lasciato. Come il filosofo Pera, quando Verdini lo boicottava in Toscana».

L' Italicum aiuterà il centrodestra a rinascere?
«L' Italicum prevede un potenziale bipartitismo. Renzi però deve stare attento: se non si crea un Ppe italiano, andrà al ballottaggio con Grillo e rischierà di perdere: gli scontenti in Italia sono maggioranza».

Berlusconi vuole fare il Partito repubblicano modello Usa, unificando tutto il centrodestra.
«Strada sbagliata. Non si può opporre a Renzi un partito conservatore con estremisti come Salvini o Meloni. Renzi sta offrendo un sogno, bisogna contrapporgli un diverso cambiamento».

Quale?
«Potenziare il merito, per esempio sulla scuola. E soprattutto, Europa, con politica estera, di Difesa, di cooperazione comuni».

Il conservatore Cameron ha vinto.
«Cameron ha governato bene l' economia e ha dato un messaggio chiaro: rinegoziare il rapporto con l' Europa. Ha vinto perché non aveva davanti Tony Blair ma Ed Miliband, più orientato a sinistra».

Renzi si può paragonare a Tony Blair? Blair non ha mai perso...
«Renzi non si batte con i dubbi sull'Europa e con il liberismo economico. Si batte con il Ppe italiano».
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Pubblicato da Franco Frattini il giorno 13.5.15. per la sezione , , , , . Puoi essere aggiornato sui post, i commenti degli utenti e le risposte utilizzando il servizio di RSS 2.0. Scrivi un commento e partecipa anche tu alla discussione su questo tema.

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