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La politica è in un abisso di immoralità


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Intervista di Franco Frattini su "Il Messaggero"

Bene Renata ora risposte chiare 
Viene fuori l'immagine di un gruppo dove la politica è zero 
Con gli exAn una fusione fredda non riuscita
Non posso accettare di militare al fianco di un signore che fa quei toga party 


di CARLO FUSI

II Pdl, ma la considerazione va estesa a tutta la politica, è precipitato «in un abisso di immoralità». Nel partito berlusconiano la fusione fredda tra ex Forza Italia ed ex An è degenerata in un lotta correntizia che ha prodotto disastri: «Con loro, inutile nasconderlo, ci sono visioni diverse». Franco Frattini, ex ministro degli Esteri, è il primo dello stato maggiore del Pdl che esce allo scoperto. Lo fa tralasciando le mezze misure». 

Onorevole, il bubbone Lazio è scoppiato e minaccia di avere ii percussioni nazionali. C'è ancora spazio per interventi o è troppo tardi? 
«Ormai è chiaro che l'ingordigia e questo abisso di immoralità, perché di questo si tratta, sono il sintomo di un sistema di regole che non funziona più. Non soltanto per un singolo partito ma per il complesso del meccanismo del finanziamento della politica. Si è prodotto un meccanismo diffuso di ruberie, di approfittamento personale e direi di sfrontatezza. Come altro valutare un personaggio, della cui statura morale ognuno può giudicare, che si definisce er federale di Anagni (l'ex capogruppo pol in regione Fiorito, ndr) e che compra un'auto da 90 mila euro con i soldi dei cittadini? Insisto: siamo in un abisso di immoralità e tutto quello che si fa rischia di essere solo la rincorsa dell'emergenza. La Polverini ha fatto molto bene a minacciare le dimissioni e a tagliare venti milioni di finanziamento ai gruppi. Ma ripeto è la rincorsa, non la risposta strutturale. L'ex capogruppo Fiorito e l'attuale capogruppo Battistoni hanno dossier l'uno contro l'altro che fanno emergere lotte fratricide interne al Pdl laziale. Tutto questo impone a mio avviso una risposta con misure immediate di azzeramento dei vertici a partire da gruppi consiliare». 

Sia esplicito: la Polverini si deve dimettere o no? 
«Credo che se lei riuscirà non solo a tagliare questi venti milioni ma per esempio ad introdurre principi molto severi... Me ne viene in mente uno, i cosiddetti contributi pensionistici per i consiglieri regionali. La regione Lazio stabilisca che i vitalizi, se non aboliti, vengano almeno conteggiati con il sistema contributivo di modo che alla fine del mandato i consiglieri non prendano più di quanto hanno versato e non accada che il resto lo devono pagare i contribuenti». 

E secondo lei questo basta? 
«Con una forte leadership politica la risposa è sì. Darebbe la prova che il sistema si sa autoregolare. Prendiamo il caso dei bilanci dei gruppi parlamentari: ma chi lo ha detto che non sia una società esterna a certificare le cifre? Per arrivare al via libera ci sono voluti i forconi della piazza, questo è il punto. Io non posso accettare che nel mio partito ci sta un signore che organizza festicciole vestito da antico romano con le ragazze che versano le coppe di mojito». 

Scusi onorevole, ma ve ne accorgete solo ora? 
«E' successo che il virus del correntismo, delle lotte intestine ha fatto sì che la competizione interna sia stata condotta unicamente a colpi di chi prendeva di più per poi distribuire. Mi chiedo se sulle preferenze non stiamo sbagliando strada agli amici. Il virus del correntismo interno è figlio anche della fusione fredda tra Forza Italia e An che ha innestato nel Pdl gruppi che avevano vite, storie, modi di fare politica completamente diverse. Che questo nel Pdl sia un problema è evidente». 

Ecco, appunto. E siccome c'è stata la fusione fredda adesso qualche ex An parla apertamente di scissione. 
«E' un discorso che stanno facendo loro, gli ex An, e che a mio avviso si innesta nelle tattiche di posizionamento per l'assegnazione dei posti nelle future liste elettorali. Per me è tattica. Mi paiono alla ricerca di un casus belli per provocare da parte di Berlusconi una rassicurazione del tipo: state sicuri, le vostre quote nessuno le tocca, i posti per voi ci sono. Ciò che rattrista è che viene fuori l'immagine di un partito in cui la politica è a zero e quel che domina sono gli affari o gli imbrogli, almeno a livello locale. Questo mi porta a dire: noi che come Pdl ci stiamo tanto spendendo per le preferenze, non è che stiamo sbagliando strada?». 

Sta dicendo no alle preferenze nelle riforma elettorale? 
«Alla luce dei fatti di cui parliamo mi chiedo: non è che se esportiamo anche a livello nazionale il meccanismo delle preferenze esportiamo anche i mali che hanno provocato a livello locale? Credo che un ripensamento sia necessario». 

Ma non c'è stata una sottovalutazione da parte di Berlusconi prima e Alfano poi? 
«Assolvo Alfano perché oggettivamente nei casi in cui ha potuto, vedi l'Emilia-Romagna, è intervenuto in modo serio». 

Rimane Berlusconi.
"Guardi è noto che Berlusconi considera il partito come una sovrastruttura. L'idea che ci possa essere la corrente di Fiorito che lotta contro quella di Battistoni per Berlusconi non esiste, e soprattutto non c'è nessuno che questa idea gliela illustri finché non scoppia il caso. Berlusconi vede queste cose come un fastidio, poi quando il fastidio accade dice: spazzate via tutto. Il problema vero è nei gangli strutturali del Pdl a livello locale. Noi avevamo promesso un cambiamento molto forte dei coordinatori regionali che non c'è stato». 

Legge anti-corruzione. Non è arrivato il momento di votarla? 
«E' fondamentale. L'Italia naviga in fondo al ranking internazionale dei Paesi considerati corrotti e questo disincentiva gli investimenti. Il problema della corruzione altro non è che l'incertezza del diritto. Se questa incertezza dipende dal fatto che non ci sono regole allora le dobbiamo scrivere: ma se invece dipende dalla discrezionalità di interpretazione lasciata al magistrato, allora - e lo dico da magistrato -deve essere prevista anche una sua responsabilità».




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Pubblicato da Franco Frattini il giorno 20.9.12. per la sezione , , . Puoi essere aggiornato sui post, i commenti degli utenti e le risposte utilizzando il servizio di RSS 2.0. Scrivi un commento e partecipa anche tu alla discussione su questo tema.

1 commenti per "La politica è in un abisso di immoralità"

  1. Franco....x favore....raddrizzate la barra del timone....io credo nel partito degli onesti....ma questi onesti ke amano l'italia e sono disposti per loro dna a lavorare duramente x il bene comune con competenza e lealtà.....devono essere trovati !!!!

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