Guai a chiamarlo scontro tra Islam e Occidente: il conflitto è tra pericolosi estremismi
Guai a chiamarlo conflitto tra Occidente e Islam. Chi sostiene questa tesi semplifica e confonde: quello che infuoca è un conflitto tra pericolosi estremismi. Il primo che offende il Profeta, il secondo che reagisce uccidendo innocenti. Entrambi vittime di uno “scontro di inciviltà”, semmai, perché chiunque imponga le proprie visioni con l’offesa di una religione o con la brutalità delle armi ha tendenze assolutamente barbare ed incivili.
Nessuno ha quindi il diritto di seminare odio verso una fede religiosa. Così come ignobile resta la reazione che ne è derivata, che non può certamente essere quella dell’aggressione, dell’assalto alle rappresentanze diplomatiche e dell’uccisione di eroici funzionari. Bene in questo senso la presa di posizione, ferma ed equilibrata, del Presidente Obama e del Segretario Clinton.
Non è questa la risposta che ci aspettiamo dai veri musulmani e dai governi che hanno abbattuto le dittature del Nordafrica. Governi che abbiamo sostenuto con convinzione e che continueremo a sostenere, camminando insieme sulla strada della pacificazione, della democrazia e del rispetto di tutti e di tutte le religioni.
L’unica ricetta per reagire, anche quando non riusciamo a prevenire certe provocazioni - come quella di un deprecabile film - è quella di rafforzare e non di indebolire i legami del dialogo tra le religioni, le culture e le civiltà.
Ci inchiniamo al nobile messaggio che il Santo Padre ha voluto rivolgere proprio nella direzione del dialogo e della pacificazione in occasione della sua partenza per il Libano. Un viaggio che sono certo contribuirà a rafforzare le vie del dialogo interreligioso e di pace.
Franco Frattini
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Pubblicato da Franco Frattini
il giorno 14.9.12. per la sezione
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