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Lo strano paese del dopo Yalta


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Giorgio Napolitano conosce meglio di chiunque altro la lotta politica, fu capo della corrente migliorista, minoranza nel Pci, quando i partiti erano una cosa seria e non movimenti allo stato gassoso. Napolitano è il punto fermo di un Paese che balla sui carboni ardenti: la crisi dello spread non è finita (447 punti ieri) mentre il crash della produzione è appena iniziato. 

Per la comunità internazionale il dominus non è Mario Monti, ma Napolitano. Sotto la sua regia si è organizzata una transizione per la terza economia d'Europa e il terzo debito pubblico del mondo. È grazie a Napolitano che il sistema dei partiti ha evitato un passaggio traumatico con un voto al buio alla fine del 2011. E sempre in virtù del tatto istituzionale di Napolitano che Berlusconi ha lasciato Palazzo Chigi senza subire l'ostracismo politico, concorrendo all'azione del governo Monti. 

È Napolitano ad aver dato al Pd l'occasione di rimodellare la sua alleanza. E sarà lui a sciogliere le Camere. Non in base alla sola idea (sbagliata) che basta una nuova legge elettorale per andare alle urne. Non siamo soli nell'universo. 

Il Quirinale è il baricentro di un Paese la cui storia è un libro aperto: al centro del Mediterraneo, pencolante tra Oriente e Occidente, fuori dall'orbita sovietica per volere degli accordi di Yalta, ma con il più grande partito comunista d'Occidente in casa, alleato degli Stati Uniti, ma pronto ad accordi da suk con i suoi nemici, europeista ma alla fine sempre dalla parte di Washington al momento di sparare. Strano Paese. 

È l'originale e affascinante storia di una nazione a "sovranità limitata". E grandi sono le analogie tra passato e presente. Ne11992, in piena crisi economica, i tecnici si incaricarono di traghettare il Paese fuori dalla tempesta giudiziaria e avviarne l'ingresso nell'Euro. Nel frattempo a Washington qualcuno incoraggiava il regime change per via giudiziaria. 

Vent'anni dopo, nel 2012, per manifesta incapacità dei partiti un governo tecnico è alla guida di un Paese che è sotto attacco della speculazione e sorvegliato speciale della Germania. Sciagurati: giocano al tavolo delle intercettazioni e non sanno che la posta in palio è l'Italia.


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Pubblicato da Lucrezia Pagano il giorno 31.8.12. per la sezione . Puoi essere aggiornato sui post, i commenti degli utenti e le risposte utilizzando il servizio di RSS 2.0. Scrivi un commento e partecipa anche tu alla discussione su questo tema.

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