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Green Hill: l’Italia non si contraddica e non si fermi a metà strada


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Un paese come l'Italia, che si e' battuto sempre in prima linea, in sede europea ed internazionale, per salvaguardare le norme a tutela e per il benessere degli animali, non puo' cadere nella trappola di contraddirsi o di fermarsi a meta' strada sul lager di Green Hill.

Gli ultimi rapporti sull'allevamento di Montichiari sono a dir poco aberranti e al limite della crudeltà. Non occorre perdere altro tempo:  si passi immediatamente dal sequestro probatorio a quello preventivo, e si faccia subito chiarezza sui responsabili del lager. Possiamo essere ancora in tempo per salvare migliaia di beagle che, allo stato attuale, non hanno certamente n'è garanzia di tutela, n'è tantomeno di sopravvivenza.

Un appello al Parlamento affinché - a fronte di questa agghiacciante situazione - dia impulso al provvedimento che porterebbe alla chiusura di Green Hill e di tutte quelle realtà che si pongono in una condizione di barbarie nei confronti degli animali.

Infine, mi rivolgo anche al governo, che in questi mesi ha dato prova di essere un eccellente mediatore ed un abile combattente: che usi questa qualità  per far capire ai nostri partner stranieri che l'Italia non accetterà mai alcuna forma di violenza sugli animali e che,al contrario, si impegnerà sempre per affrontare il tema della protezione e del benessere animale nel modo più civile e non violento possibile.




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Pubblicato da Franco Frattini il giorno 20.7.12. per la sezione , . Puoi essere aggiornato sui post, i commenti degli utenti e le risposte utilizzando il servizio di RSS 2.0. Scrivi un commento e partecipa anche tu alla discussione su questo tema.

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