Birmania: passo importante che l'Europa deve sostenere
Siamo ad un passo estremamente importante che l’Europa e la comunità internazionale devono ampiamente sostenere. Aung San Suu Kyi ha stravinto le elezioni a Rangoon per diventare membro del Parlamento birmano. Elezioni che si sono svolte senza incidenti e che hanno rivelato una forte partecipazione.
E’ un risultato a cui tutto il mondo guardava da molto tempo. Aung San Suu Kyi, dalla detenzione all'elezione. L’Unione Europea ha espresso le sue congratulazioni al Paese. Occorre adesso riconoscere questo importante passo rispondendo con alcuni segnali positivi, ad esempio aprendo le porte ad una riflessione sull'allentamento delle sanzioni contro il Paese. Attenuare o rivedere questo regime vorrebbe dire riconoscere e sostenere il passo per la democrazia. Ma anche dare la speranza al popolo birmano che qualcosa può veramente cambiare, e che il percorso di democrazia appena avviato può portare dei benefici anche nella vita quotidiana.
Oggi qualcosa è davvero cambiato. Certo, in Birmania c’è un percorso in essere chedobbiamo accompagnare, almeno finché il cammino della democrazia in quel Paese sarà considerato irreversibile. Ma mi auguro che l’Europa e l’Italia comincino a ripensare ad un approccio diverso con la Birmania, rilanciando e riattivando un meccanismo promettente anche per gli investimenti. L’azione dell’Italia in quella parte del mondo è sempre stata di incoraggiare i processi di pacificazione.
Se la Birmania dovesse uscire totalmente da una spirale negativa, potrebbe essere davvero l’esempio di come con la sola bandiera della democrazia e dei diritti si può cambiare rotta.
Se la Birmania dovesse uscire totalmente da una spirale negativa, potrebbe essere davvero l’esempio di come con la sola bandiera della democrazia e dei diritti si può cambiare rotta.
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Pubblicato da Franco Frattini
il giorno 2.4.12. per la sezione
Europa,
Scenari dal Mondo
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