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CITIUS, ALTIUS, FORTIUS: C’E’ UN GIUDICE A WHISTLER!


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Una storia che ha fatto il giro di tutto il mondo. Una storia che ha indignato l’opinione pubblica italiana. Una storia che oggi, anche a seguito dei passi formali fatti dall’Italia presso le autorità canadesi, può trovare certamente un po’ più di conforto nelle parole che il Ministro degli esteri canadese Cannon mi ha scritto qualche giorno fa.

Come ricorderete nell’aprile del 2010 nella località sciistica di Whistler, in Canada, si è verificata la brutale uccisione di un centinaio di cani Husky impiegati come cani da slitta per i turisti durante i Giochi invernali di Vancouver, ma poi, a manifestazione chiusa, rimasti per così dire “senza lavoro”.

Sui media italiani questo episodio ha avuto grande risalto, soprattutto per il metodo particolarmente crudele utilizzato per la soppressione degli Husky. Inoltre è sembrata ingiustificata la loro eliminazione, dal momento che i cani avrebbero potuto trovare sistemazioni alternative all’utilizzo turistico. Lo sconcerto del pubblico italiano per l’accaduto non può che contrastare fortemente con il ricordo positivo e quello spirito di fratellanza che si ha delle Olimpiadi di Vancouver 2010. Il motto olimpico “citius, altius, fortius” oltre a significare più veloce, più in alto, più forte significa appunto anche più amore e più rispetto verso il prossimo.

E così, di fronte ad una così barbara e brutale esecuzione, in considerazione della tradizione di forte amicizia e simpatia che noi italiani nutriamo nei confronti del Canada, ho scritto una lettera al mio caro amico e collega Ministro degli Esteri del Laurence Cannon, per esprimere lo sconcerto dell’opinione pubblica italiana - che i canadesi stessi hanno condiviso-, e sollecitare che si accertassero eventuali profili di responsabilità penale connessi alla vicenda.

Qualche mese dopo, il Ministro Cannon mi ha informato dell’apertura di un’inchiesta per stabilire reati e colpevoli, confermando la piena condanna del governo canadese di tutti gli atti di violenza sugli animali domestici:
Dear Franco,
thank you for your letter concerning the reaction of the Italian public to reports of the killing in
Whistler, British Columbia, of 100 sled dogs in April 2010.
The government of Canada does not condone needless acts of violence against domestic animals, and
both the Government of Canada and the Government of British Columbia are taking these allegations seriously. An
investigation is currently being conducted by the Royal Canadian Mounted Police in Whistler, British Columbia, in
coordination with the British Columbia Society for the Prevention of Cruelty to Animals. Currently, the Code provides
a measure of protection to all animals. It is an offence to kill, wound, or cause unnecessary pain to an animal without
lawful excuse.
On February 2, 2011, the then Premier of British Columbia, Mr. Gordon Campbell, also announced
that a special task force had been set up to review the response by all agencies involved in the Whistler incident, as
well as to review the responsibilities and regulations of the dog sledding industry.
Laurence Cannon

L’esempio del Canada aggiunge un punto importante alla battaglia mondiale di civiltà per il rispetto degli animali. Una battaglia che purtroppo conosce ancora e troppo spesso molti esempi di brutalità dell’uomo, ma che può e che deve essere costantemente aggiornata con l’avanzata dell’esercito dell’umanità che impongono doveri e rispetto verso il prossimo – animali compresi, ovviamente! - ed infliggono sanzioni laddove l’ignoranza e la malvagità della gente cercano di imporsi come virtù.

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Pubblicato da Lucrezia Pagano il giorno 3.5.11. per la sezione , . Puoi essere aggiornato sui post, i commenti degli utenti e le risposte utilizzando il servizio di RSS 2.0. Scrivi un commento e partecipa anche tu alla discussione su questo tema.

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