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Cooperazione Italia-Armenia: Frattini incontra alla SIOI Nalbandian


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In occasione del XXV Anniversario delle Relazioni Diplomatiche con la Repubblica Italiana 
















Lectio Magistralis di Edward Nalbandian, Ministro degli Esteri dell'Armenia 


7 GIUGNO 2017, ORE 15.30 


Roma: Si è svolto oggi alla SIOI l’incontro tra il Presidente Frattini e Edward Nalbandian, Ministro degli Esteri dell'Armenia. Nalbandian ha tenuto una lectio magistralis dal titolo “La politica estera dell’Armenia” alla presenza degli studenti e della stampa seguita poi da un dibattito incentrato principalmente sul conflitto del Nagorno-Karabakh e sulle possibili dinamiche future per favorire il processo di pace.

Introducendo l’intervento del ministro, Frattini, ha ricordato le diverse occasioni lavorative trascorse con Nalbandian in diversi consessi internazionali dove c’è stato modo di parlare di aspetti diplomatici, di identità culturale e geostrategia.

Sottolineando il fatto che l’Armenia è l’unico paese membro della Comunità economica eurasiatica che vanta solidi rapporti e un accordo di partenariato globale e rafforzato con l’Unione europea, Frattini ha indicato Erevan come un possibile ponte e facilitatore nei rapporti fra Russia e Ue, al momento molto difficili. “Credo sia importante lavorare per la stabilizzazione della regione, il Caucaso è infatti un crocevia di diverse fonti di instabilità”, ha spiegato Frattini, lodando il recente svolgimento delle “elezioni parlamentari” cui hanno “partecipato una moltitudine senza precedenti di osservatori” che hanno confermato la bontà del processo di voto.

Il presidente della Sioi ha infine sottolineato il ruolo svolto dall’Osce nella regione, in particolare per quanto riguarda l’annosa questione del Nagorno-Karabakh e, si è detto convinto che il tema sarà una delle priorità della presidenza di turno che l’Italia assumerà nel 2018.

Durante la lecture, Nalbandian ha ribadito l’importanza dei rapporti bilaterali fra Italia e Armenia, che sono certamente antichi, ma che in seguito all’indipendenza dall’Unione sovietica del 1991 si sono ulteriormente consolidati in diversi settori. Il capo della diplomazia armena ha ricordato le visite dello scorso anno di papa Francesco e di Paolo Gentiloni, allora ministro degli Esteri, a Erevan sottolineando che proprio in quell’occasione venne concordata di creare la Commissione intergovernativa Italia-Armenia per la cooperazione economica. “L’anno scorso durante la visita di Gentiloni abbiamo concordato di instaurare questo importante formato per migliorare le nostre relazioni”, ha detto Nalbandian. Ovviamente avere delle buone relazioni con l’Italia è un passo importante anche per mantenere buoni rapporti con l’Unione europea. “Il summit del Partenariato orientale del 24 novembre 2011 sarà un momento molto importante per migliorare la cooperazione fra l’Armenia e l’Europa”, ha detto Nalbandian, secondo cui “in qualità di “membro della Commissione economica eurasiatica l’Armenia potrebbe svolgere da ponte per queste due realtà”, con benefici anche per l’Italia. Il ministro, parlando delle priorità della politica estera armena, ha ricordato che il paese ha buone relazioni nella regione con Russia, Georgia e Iran, mentre con Turchia e Azerbaigian persistono dei problemi di lunga data. Nel caso specifico dell’Azerbaigian la questione del Nagorno-Karabakh resta una disputa territoriale irrisolta che prosegue da diverso tempo. “Il Nagorno-Karabakh non è mai stato parte dell’Azerbaigian da quando questo paese è diventato indipendente”, ha detto Nalbandian. Il conflitto tra Armenia e Azerbaigian per l’area contesa è iniziato nel febbraio 1988, quando la regione autonoma del Nagorno-Karabakh ha chiesto il trasferimento dalla Repubblica sovietica dell'Azerbaigian a quella armena. Nel settembre 1991, a Stepanakert – autoproclamata capitale – è stata annunciata la costituzione della Repubblica del Nagorno-Karabakh. Dal 1992 proseguono i negoziati per la soluzione pacifica del conflitto all'interno del Gruppo di Minsk, formato che opera sotto l’egida dell’Osce. Secondo il capo della diplomazia armena, tuttavia, sinora l’Azerbagian ha adottato una “posizione intransigente” e, per questo motivo, “è giunto il tempo che la comunità internazionale compia nuovi passi”, anche a dispetto della posizione di Baku, “che porti a una soluzione pacifica”. (Les) © Agenzia Nova












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Pubblicato da Franco Frattini il giorno 9.6.17. per la sezione , , , , , , , , , . Puoi essere aggiornato sui post, i commenti degli utenti e le risposte utilizzando il servizio di RSS 2.0. Scrivi un commento e partecipa anche tu alla discussione su questo tema.

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