|

Serbia: Frattini, necessario un messaggio politico da Bruxelles. Incontro con ministro Joksimovic


Share/Bookmark

Il ministro Jadranka Joksimovic visita insieme al presidente della SIOI, Franco Frattini, la mostra sui 70 anni

Si è tenuta oggi presso la Società Italiana per l'Organizzazione Internazioanle (SIOI), la lecture del ministro per l'Integrazione Europea della Serbia, Jadranka Joksimovic sul rapporto di Belgrado con l'Unione Europea e la prospettiva di adesione. Qui di seguito alcuni abstract degli interventi.

Serbia: Frattini, necessario un messaggio politico da Bruxelles 
L'Unione europea deve dare un messaggio politico alla Serbia con l'apertura di uno o due capitoli del processo d'adesione entro la fine dell'anno o all'inizio del prossimo. La Serbia ha bisogno di un messaggio simbolico da parte dell'Ue - ha detto Frattini -. La leadership serba sta facendo molto e deve essere aiutata". Frattini ha sottolineato come Belgrado abbia "una leadership forte ora. Dobbiamo riconoscere il ruolo del premier serbo Aleksandar Vucic e la sua capacita' di seguire un progetto e andare avanti, prima di tutto nell'interesse dei serbi", ha aggiunto Frattini. L'ex ministro degli Esteri italiano ha ricordato come Belgrado abbia intrapreso un processo di riforme economiche, dure ma necessarie, dicendosi convinto che nel giro di due anni, nel 2016, il paese possa tornare a crescere. "Bruxelles pero' deve fare di piu', in termini di impegni politici e pubblici", ha concluso Frattini.  

Serbia: ministro Integrazione europea Joksimovic, favorevoli a mediazione italiana 
in rapporti con Tirana 
La Serbia appoggia pienamente un'eventuale iniziativa italiana per fare da mediatore nei rapporti tra Belgrado e Tirana. E' quanto affermato dal ministro dell'Integrazione europea della Serbia, Jadranka Joksimovic, nel suo intervento alla conferenza organizzata dalla Sioi sulla prospettiva europea di Belgrado. "Non siamo in un conflitto e la mediazione italiana e' sempre benvenuta", ha detto la Joksimovic, ricordando che fino a poco tempo fa era impensabile che Belgrado raggiungesse un accordo con gli albanesi del Kosovo, che "in ogni caso la Serbia non intende riconoscere come stato indipendente". La Joksimovic ha anche posto l'accento sugli storici rapporti d'amicizia tra Italia e Serbia, auspicando che ci sia sempre una maggior presenza di investitori italiani nel suo paese. "Auspichiamo inoltre che entro la fine dell'anno si possa tenere un incontro tra i nostri due premier, Aleksandar Vucic e Matteo Renzi", ha concluso la Joksimovic.

Serbia: ministro Integrazione europea Joksimovic, 
"impossibile rinunciare ai rapporti con la Russia" 
La Serbia non puo' rinunciare ai suoi rapporti economici e politici con la Russia, pur essendo un paese candidato all'ingresso nell'Ue. Lo ha detto oggi il ministro dell'Integrazione europea della Serbia, Jadranka Joksimovic, durante la conferenza organizzata dalla Sioi in occasione della sua visita a Roma. "La societa' serba e' aperta, moderna e filoeuropea - ha detto la Joksimovic - e come paese noi apparteniamo alla migliore delle famiglie europee, questo pero' non significa che dobbiamo rinunciare a una partnership strategica con la Russia, aderendo alle sanzioni contro Mosca". 

La Joksimovic ha spiegato che "e' importante capire come ogni paese, anche quelli che gia' fanno parte dell'Ue, abbia specifici interessi economici e politici" cui non si puo' rinunciare. "Come paese candidato stiamo cercando di trovare la migliore soluzione possibile per i nostri cittadini. E questo significa che non siamo nella posizione di adottare sanzioni contro la Russia, anche se, man mano che ci avviciniamo all'Ue, dovremo aumentare il nostro grado di allineamento con la politica estera comune", ha aggiunto il ministro, dicendosi fiduciosa nel lavoro del nuovo Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza europea, Federica Mogherini. 

 Sull'argomento e' intervenuto anche il presidente della Sioi ed ex ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, dicendosi convinto che anche per l'Ue non sia un bene "rompere le relazioni storiche con Mosca. Bruxelles non puo' mettere la Serbia di fronte a questa scelta e allo stesso tempo dovrebbe ripristinare la sua partnership strategica con la Russia, il contrario di quello che hanno in mente alcuni stati europei".  

Serbia: ministro Integrazione europea Joksimovic, 
"entrare nell'Ue per migliorare nostri standard di vita" 
La Serbia deve entrare nell'Ue per migliorare gli standard di vita dei suoi cittadini. E' questa, secondo Jadranka Joksimovic, ministro dell'Integrazione europea di Belgrado, la principale ragione alla base del processo d'adesione europea della Serbia. "Se vogliamo migliorare la nostra societa' e il nostro tenore di vita - ha detto oggi la Joksimovic intervenendo ad una conferenza oggi alla Sioi, a Roma - allora dobbiamo allinearci agli standard raggiunti dall'Ue: per questo sono richieste riforme organiche e comprensive, non solo nel settore economico". La Joksimovic ha ricordato che il governo ha adottato un piano di consolidamento fiscale, che prevede misure rigide e impopolari come la riduzione dei salari pubblici e delle pensioni. 

"Allo stesso tempo dobbiamo proteggere le parti vulnerabili della popolazione attraverso i programmi di assistenza sociale e non e' un compito facile. Stiamo facendo del nostro meglio", ha sottolineato la Joksimovic. "Non vogliamo perdere il nostro focus sui valori dell'integrazione europea (quelli previsti dai capitoli 23 e 24) sullo stato di diritto, le riforme giudiziarie e della polizia e la tutela delle minoranze e della liberta' d'informazione - ha aggiunto il ministro -. Per questo abbiamo preparato dei piani d'azione che la Commissione europea ha gia' approvato. Per le riforme pero' non sono necessarie solo modifiche legislative, ma anche un cambiamento di mentalita', di approccio. Questa e' la sfida maggiore". 

 "Allo stesso tempo dobbiamo proteggere le parti vulnerabili della popolazione attraverso i programmi di assistenza sociale e non e' un compito facile. Stiamo facendo del nostro meglio", ha sottolineato la Joksimovic. "Non vogliamo perdere il nostro focus sui valori dell'integrazione europea (quelli previsti dai capitoli 23 e 24) sullo stato di diritto, le riforme giudiziarie e della polizia e la tutela delle minoranze e della liberta' d'informazione - ha aggiunto il ministro -. Per questo abbiamo preparato dei piani d'azione che la Commissione europea ha gia' approvato. Per le riforme pero' non sono necessarie solo modifiche legislative, ma anche un cambiamento di mentalita', di approccio. Questa e' la sfida maggiore".

La Joksimovic ha ribadito come sia importante per i cittadini serbi comprendere le "implicazioni concrete" dell'ingresso nell'Ue. "Come paese candidato siamo in una posizione che ci permette di usufruire di vantaggi concreti - ha spiegato il ministro dell'Integrazione europea -. Grazie a questi vantaggi abbiamo potuto accedere al Fondo di solidarieta' europeo per i progetti di ricostruzione dopo le alluvioni di maggio, ottenendo risorse aggiuntive pari a 60 milioni di euro. Se non fossimo stati un paese candidato non avremmo potuto".

(Fonte Agenzia NOVA)







Ti piace questa storia..?

Ricevi gli aggiornamenti ogni giorno! Abbonati!

Seguici!

Pubblicato da Franco Frattini il giorno 11.11.14. per la sezione , , , , , . Puoi essere aggiornato sui post, i commenti degli utenti e le risposte utilizzando il servizio di RSS 2.0. Scrivi un commento e partecipa anche tu alla discussione su questo tema.

0 commenti per "Serbia: Frattini, necessario un messaggio politico da Bruxelles. Incontro con ministro Joksimovic"

Scrivi un commento

Aree del sito