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Serbia: Ue, Frattini soddisfatto progressi Belgrado


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Nuova missione a Belgrado di Franco Frattini, Consigliere speciale del governo serbo per le trattative di adesione all'UE
Franco Frattini con il Ministro serbo per l'integrazione europea, Jadranka Joksimovic

Franco Frattini con il ministro serbo della giustizia Nikola Selakovic

DALLA STAMPA

Serbia-Italia: Frattini, adesione Ue di Belgrado nel 2020 ipotesi credibile 
Belgrado, 27 mag - (Nova) - L'adesione della Serbia all'Unione europea entro il 2020 e' un'ipotesi credibile. Lo ha dichiarato l'ex ministro degli Esteri italiano e presidente della Societa' italiana per l'organizzazione internazionale (Sioi), Franco Frattini, in un'intervista concessa alla stampa italiana. Frattini, che si trova in visita nella capitale serba in qualita' di consigliere speciale a titolo gratuito del capo del governo serbo, Aleksandar Vucic, ha avuto la prima serie di incontri con le autorita' politiche serbe dopo la formazione del nuovo esecutivo in seguito alle elezioni parlamentari di marzo.  

 L'agenda ha previsto incontri con il premier Aleksandar Vucic, il ministro della Giustizia Nikola Selakovic, il ministro per l'Integrazione europea Jadranka Joksimovic, il ministro dell'Interno Nebojsa Stefanovic, il ministro della Pubblica amministrazione Kori Udovicki, il capo negoziatore di Belgrado con l'Ue Tanja Miscevic, il presidente della commissione parlamentare per gli Affari europei Aleksandar Senic e il consigliere diplomatico del premier Vucic, Djerdji Matkovic. Secondo Frattini, la costituzione di un nuovo governo e le alluvioni che hanno recentemente colpito il paese non sono due fattori capaci di rallentare il percorso di integrazione europea intrapreso dalla Serbia. 

"La tragedia delle inondazioni - ha precisato - ha dato la possibilita', pur in modo drammatico, di testare la capacita' di reazione del sistema paese". L'azione e' stata corale, ha aggiunto Frattini, "e la parola d'ordine che ho ascoltato e' stata quella secondo cui occorre ricostruire, e non implorare aiuto. E' stata una reazione - ha concluso - di grande dignita' e coraggio". Secondo l'ex titolare della Farnesina, prima dell'estate potrebbe essere aperto il capitolo 32 dei negoziati di adesione, ovvero quello riguardante il controllo delle finanze. Altri capitoli, ha aggiunto, possono maturare almeno nell'adozione di un Piano d'azione, e potrebbero essere fra quattro in particolare, ovvero il 23 e 24 riguardanti giustizia e diritti, ma anche il 35 che nel caso specifico serbo riguarda le relazioni con il Kosovo e infine il 5, che riguarda gli appalti pubblici. 

 "Credo che l'ambizione del governo sia quella giusta, ovvero di chiedere un sostegno alla presidenza italiana dell'Ue per adottare i piani d'azione entro il Consiglio di dicembre, e fare cosi' in modo che la presidenza della Lettonia possa aprire i capitoli", ha detto Frattini, secondo il quale i piani d'azione relativi ai capitoli 23 e 24 potrebbero gia' essere inviati in autunno per l'approvazione a dicembre. Frattini ha sottolineato come la composizione attuale del parlamento sia favorevole al cammino europeo della Serbia, poiche' all'interno della nuova assemblea non sono presenti partiti euroscettici. L'adesione entro il 2020, ha ribadito Frattini, e' un'ipotesi credibile. 

"Il tempo di una legislatura - ha osservato - e' il tempo che si e' presa ad esempio la Croazia. Oggi occorre confrontarsi con un clima piu' dubbioso verso l'idea stessa di nuovi allargamenti, ma vi sono alcuni paesi forti e attivi. Penso innanzitutto all'Italia, alla Francia e alla Spagna, ma anche all'azione di persuasione che Vucic sta facendo nei confronti della Germania". A questo proposito Frattini ha menzionato il recente invito del cancelliere tedesco Angela Merkel fatto a Vucic per una vista a Berlino. "E' un riconoscimento - ha commentato Frattini a questo proposito - agli sforzi compiuti da un paese su cui la Germania in passato ha avuto molte riserve, e al suo attuale leader". 

 L'ex titolare della Farnesina ha poi auspicato un'accelerazione verso l'ingresso del Partito progressista serbo (Sns) guidato da Vucic nella famiglia del Partito popolare europeo (Ppe). "L'accoglienza del Partito progressista nella famiglia Ppe e' un elemento su cui mi sto adoperando, in quanto responsabile del gruppo per la politica estera del Partito popolare europeo", ha detto Frattini. "La mia idea - ha proseguito - e' di tornare a parlare con il presidente Ppe, Joseph Daul, come ho gia' fatto prima di venire qui". Un'accelerazione del percorso, secondo Frattini, potrebbe essere trovata ad esempio con la proposta di una visita di Daul in Serbia. 

Il processo di adesione dell'Sns nella famiglia popolare europea potrebbe richiedere alcuni mesi, e potrebbe compiersi entro la fine dell'anno. "Il bureau politico - ha precisato - prendera' la decisone definitiva". L'ex ministro degli Esteri italiano ha infine escluso, a suo parere, una chiusura dell'ufficio del Commissario Ue all'Allargamento, mentre circa l'impatto che potranno avere sul percorso serbo gli esiti delle ultime elezioni europee, vi sono dei punti a favore per Belgrado. "Un elemento certamente positivo per la Serbia e' che l'Italia ha fatto un figurone in queste elezioni, perche' gli italiani hanno votato per la stabilita' di governo, e per una stabilita' filo-europea che vuole incidere sui meccanismi europei attuali che non piacciono alla gente, promuovendo ad esempio lo sviluppo al posto dell'austerity, o investimenti e flessibilita' per incoraggiare la ripresa". 

La presidenza di turno italiana, infine, secondo Frattini continuera' a mostrare l'interesse dell'Italia alla stabilita' della regione balcanica. "Noi come pochi - ha detto Frattini - conosciamo l'importanza di questa stabilita'". Le politiche della presidenza di turno italiana in generale, secondo gli annunci fatti finora dal governo di Roma, per Frattini vanno nella direzione giusta, a cominciare dalle politiche del lavoro, dalla flessibilita' delle risorse europee, dal tema dell'immigrazione fino al rilancio della cultura. (Seb)

Serbia: Ue, Frattini soddisfatto progressi Belgrado 
Ex ministro esteri e' consigliere del governo serbo 
 (ANSA) - BELGRADO, 27 MAG - Ampia soddisfazione per il cammino europeo della Serbia e' stata espressa da Franco Frattini, l'ex ministro degli esteri ed ex commissario Ue che oggi a Belgrado ha avuto nuovi colloqui nella sua qualita' di consigliere del governo serbo per le tematiche dell'integrazione europea. "Le elezioni di marzo con la formazione del nuovo governo e la tragedia delle inondazioni non incideranno sui tempi del negoziato e sul ritmo spedito di avvicinamento della Serbia all'Unione europea", ha detto Frattini ai giornalisti. Belgrado ha avviato il negoziato di adesione alla Ue il 21 gennaio scorso. L'auspicio, ha aggiunto, e' che entro l'estate si possa aprire il capitolo 32 sui temi finanziari, per passare successivamente al 23 (diritti fondamentali e ordinamento giudiziario) e al 24 (liberta', giustizia e sicurezza), i due capitoli negoziali che l'ex ministro degli esteri segue piu' da vicino. Frattini ha elogiato ''il forte impegno politico" in fatto di integrazione europea mostrato dal nuovo governo del premier Aleksandar Vucic, favorito anche dall'assenza nel nuovo parlamento di forze anti-europeiste ostili alla Ue. "Anche le opposizioni sono favorevoli alla prospettiva europea della Serbia, e cio' facilita l'azione del governo", ha osservato Franco Frattini, che ritiene credibile il 2020 posto dalla dirigenza di Belgrado quale data per l'adesione della Serbia alla Ue.

BELGRADE - Serbian Justice Minister Nikola Selakovic and special advisor to the government of Serbia Franco Frattini conferred Tuesday on the results achieved by the Justice Ministry so far and on preparations for the start of negotiations on Chapter 23, relating to judiciary and fundamental rights, the Ministry stated in a release.

Selakovic informed the former Italian foreign minister that the Serbian parliament adopted eight laws on judiciary last week, four of which were new while the remaining four included amendments and supplements.

The adoption of these laws completes the measures and tasks defined in the Action plan for the implementation of the National Judicial Reform Strategy 2013-2018, states the release.

Underlining the importance of implementation of action plans and strategies for the judiciary reform and the fight against corruption for a successful reform of the judiciary, Selakovic said that the bills on the High Judicial Council and the State Prosecutorial Council, prepared in cooperation with experts of the European Commission, will be placed before MPs in June.

The whistleblower protection bill, one of the key mechanisms in the fight against corruption, will soon be completed as well, added Selakovic.

Speaking about the next steps in the EU accession talks, Selakovic said that Serbia is waiting for the report on the bilateral screening on Chapter 23, which will be released in June, after which it will start preparing the Action plan for judiciary talks.

Frattini commended the Justice Ministry for the efforts it made so far, and stressed that Italy continues to support Serbia on its road to the European Union.

Pointing to the significance of opening the negotiations on Chapter 23, Frattini underlined that Serbia must pay special attention to the preparation of the Action plan for the talks on judiciary, adding that the plan should be finalized by the end of fall this year, states the release.
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Pubblicato da Franco Frattini il giorno 27.5.14. per la sezione , , , , , , , . Puoi essere aggiornato sui post, i commenti degli utenti e le risposte utilizzando il servizio di RSS 2.0. Scrivi un commento e partecipa anche tu alla discussione su questo tema.

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