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Germania 2013 - Frattini: «Una lezione per l`Italia, le riforme sono obbligate»


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Franco Frattini, ex ministro Pdl degli Esteri, è netto: «E` un successo di grandissima rilevanza, storico. Nel pieno di una crisi così grave, non succede mai che da un mandato all`altro un capo di governo aumenti di dieci punti il suo consenso». 

Intervista al Messaggero, di Carlo Fusi


Merito della Merkel o piuttosto demerito della Spd di Steinbrueck
«Direi merito della Merkel, della capacità che ha avuto di attrarre un elettorato di centro poco convinto dal messaggio troppo schiacciato a sinistra dei socialdemocratici, fondato sull`alleanza rosso-verde. Il voto moderato ha fatto la differenza; molto a spese dei liberali. La parola chiave del risultato tedesco è responsabilità. La Merkel ha dimostrato che si può dire la verità ai tedeschi: i trend positivo può continuare ma tutti, loro compresi, devono fare i compiti a casa». 

Magari da noi a qualcuno fischieranno le orecchie... Cosa comporta e in particolare per l`Italia il successo così forte del- la Cdu
«A mio avviso comporta la bocciatura esplicita della tesi di quello che allora era il mio partito e contro cui io stesso pubblicamente dissentii, e cioè che la Merkel e la politica tedesca facevano il male dell`Europa e, di conseguenza anche dell`Italia. Questo risultato elettorale dice che i tedeschi, che sicuramente anti-europei non sono, hanno premiato una linea politica che può combinare il rigore con la crescita: la stessa che i tedeschi vivono. Noi no perché fino all`altro ieri non avevamo fatto i compiti a casa. Abbiamo cominciato a farli quando la grande coalizione che sostenuto il governo di Mario Monti e ora quella che sostiene Letta hanno avvitato riforme che ci hanno permesso di uscire dalla procedura di deficit eccessivo. Il premier e Saccomanni ha perfettamente ragione: sotto quella soglia ci dobbiamo restare perché la parola responsabilità non si coniuga solo in tedesco». 

Insomma non è certo colpa della Merkel se l`Italia non fa il salto che deve fare. E adesso? Dopo le elezioni tedesche i governanti italiani possono avere più coraggio e spingere di più sulle. riforme?
«Non possono: devono. La Cancelliera ha costruito una parte delle sue ricette economiche su riforme avviate dai socialdemocratici: ad esempio quella del mercato del lavoro per esempio e che la Merkel non affatto spazzato via. Per l`Italia è una lezione importante: ci dice che le riforme sono nell`interesse dei cittadini e si debbono fare non perché piacciono a Berlino ma perché servono agli italiani». 

Resta che un pezzo non indifferente di elettorato tedesco è anti-europeo. E in Italia? 
«Le urne hanno detto che il grande scalpore per i Piraten è rapidamente svanito. Idem per l`entusiasmo verso gli euroscettici dell`Afd, alla vigilia accreditati del 7-8 per cento e a quanto pare fuori dal Bundestag. Nel comizio finale, la Merkel ha ribadito che non c`è sviluppo della Germania se non in Europa. Vale lo stesso anche per noi: fuori dalla Ue per l`Italia non c`è futuro».


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Pubblicato da Lucrezia Pagano il giorno 23.9.13. per la sezione , , , , . Puoi essere aggiornato sui post, i commenti degli utenti e le risposte utilizzando il servizio di RSS 2.0. Scrivi un commento e partecipa anche tu alla discussione su questo tema.

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