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Italia-Serbia: Vucic e Frattini, "posizione Ppe fondamentale per percorso Ue di Belgrado"


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Il percorso della Serbia all'interno dell'Ue dipenderà dalla posizione del Partito popolare europeo (Ppe), che si riunirà a Bruxelles il prossimo 25 giugno, tre giorni prima del Consiglio europeo. Lo ha detto oggi a "Nova" il primo vicepremier serbo, ministro della Difesa e leader del Partito progressista serbo (Sns), Aleksandar Vucic, al termine di una riunione con l'ex ministro degli Esteri italiano e responsabile del gruppo sulla politica estera del Ppe, Franco Frattini, tenuta presso la sede della Società italiana per l'organizzazione internazionale (Sioi) presieduta dallo stesso Frattini. L'ex titolare della Farnesina e il vice primo ministro serbo si erano incontrati a Belgrado lo scorso 15 aprile, quattro giorni prima dello "storico" accordo tra Serbia e Kosovo raggiunto a Bruxelles con la mediazione dell'Ue. 

"Abbiamo siglato molti accordi importanti dal nostro ultimo incontro. Consideriamo Frattini e l'Italia come grandi amici della Serbia. Auspichiamo che l'Italia ci assista nei negoziati per ottenere una data per l'avvio dei negoziati di adesione", ha detto Vucic. Frattini, da parte sua, si è detto "convinto" che il primo ministro Enrico Letta, il ministro degli Esteri, Emma Bonino, e il ministro della Difesa, Mario Mauro, "continueranno ad aiutare la Serbia come ho fatto io in passato e come farò in futuro come chairman dell'expert group del Ppe". Il vicepremier Vucic ha detto che la Serbia ha fatto molti sacrifici e concessioni negli ultimi mesi.

"Abbiamo firmato l'accordo per la normalizzazione delle relazioni con Pristina, così come il piano di attuazione. Abbiamo iniziato ad rendere esecutivi gli uffici di collegamento, l'accordo sulla gestione integrata delle frontiere, l'intesa sull'asterisco e sulla nota (che dovrebbe rappresentare il Kosovo nelle riunioni internazionali, ndr)", ha detto ancora Vucic, precisando che il percorso europeo della Serbia dipenderà il larga misura dai partiti del Ppe: "Anche il Partito dei socialisti europei è molto importante - ha detto il leader serbo - ma dipenderà sopratutto dai partiti del Ppe".

Secondo l'ex titolare della Farnesina, "è giunto il momento per l'Europa di essere giusta: la Serbia ha ottenuto grandi risultati, ha fatto molte concessioni, si è riunita molte volte con le controparti del Kosovo". Il premier serbo Ivica Dacic e l'omologo kosovaro Hashim Thaci, infatti, dovrebbero riunirsi a Bruxelles la prossima settimana con la facilitazione dell'Alto rappresentante europeo, Catherine Ashton. "E' noto che l'Italia riconosce Pristina e noi abbiamo giocato un ruolo di incoraggiamento che ha avuto successo. E' il momento di essere credibili. L'Europa non può solo riconoscere che Belgrado ha fatto molti progressi, ma deve tracciare le conseguenze di questi progressi; e la conseguenze è concedere una data per iniziare i negoziati per una piena adesione nell'Ue", ha detto ancora Frattini, concludendo che "questo non è solo un punto politico: si tratta di mantenere la parola data".



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Pubblicato da Lucrezia Pagano il giorno 12.6.13. per la sezione , , , . Puoi essere aggiornato sui post, i commenti degli utenti e le risposte utilizzando il servizio di RSS 2.0. Scrivi un commento e partecipa anche tu alla discussione su questo tema.

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