Meeting 2012: la libertà religiosa è autentica se cambia il cuore dell'uomo
Si è tenuto oggi alle 11.15 nella sala A3
del Meeting di Rimini l’incontro dal titolo “Libertà religiosa: il principio e le sue conseguenze”. Alla
discussione hanno partecipato Chrysostomos
II, arcivescovo di Nuova Giustiniana e di tutta Cipro, Salman Shaikh, direttore del Brooking Doha Center e membro del
Saban Center per la politica nel Medio Oriente; Franco Frattini, presidente della Fondazione Alcide de Gasperi e il
sindaco di Roma Gianni Alemanno. La
conferenza è stata invece moderata da Roberto
Fontolan, direttore del Centro internazionale di Comunione e Liberazione.
“La
vera libertà religiosa è frutto dell’amore di Dio e della battaglia interna nel
cuore dell’uomo, chi la conquista è libero su tutti gli altri aspetti della
vita”, ha detto nel suo intervento l’arcivescovo cipriota, che ha poi
analizzato la tragica situazione dei cristiani della zona settentrionale
dell’isola. E’ ormai infatti noto che, con la proclamazione della Repubblica di
Cipro del nord del 1983, lo Stato turco ha tentato di cancellare le tracce
della religione cristiana. “Tutto ciò – ha detto l’arcivescovo - provoca dolore
e sofferenza”, e “quando di spegne un fulcro della cristianità si spegne una
luce per tutto l’universo. Il cristianesimo ha il dono di illuminare tutta
l’umanità”. Secondo Chrysostomos II, infatti, la libertà religiosa è frutto di
un approfondimento dei valori morali ed etici insiti nel cuore dell’uomo. “Dove non vi è questa apertura – ha
sottolineato – tutto è stagnante”.
“In quattordici anni di matrimonio – ha
invece spiegato Salman Shaik - ho visto la situazione delle minoranze religiose
in Medio oriente e nei Paesi musulmani attraverso gli occhi di mia moglie. Senza i cristiani quest’area perderebbe la
sua identità”. Il direttore del Brooking Doha Center si è soffermato in
particolare su quegli Stati che stanno vivendo il cambiamento iniziato nel 2011
con la Primavera araba, che ha mostrato il desiderio dignità e libertà delle
popolazioni arabe, ma ha anche fatto emergere i gruppi islamisti. Secondo
Shaik una delle strade da intraprendere è l’inclusione delle minoranze nella
creazione dei nuovi governi.
Franco
Frattini ha aperto il
suo intervento sottolineando che “il
Meeting è una delle rare occasioni in cui si può riflettere” e, richiamando
il tema della XXXIII edizione del Meeting, ha proseguito: “il valore dell'infinito non può dimenticare che la persona umana rimane
al centro di ogni civiltà”. Poi ha evidenziato
che libertà religiosa vuol dire “praticare la fede in privato, ma soprattutto
diritto di praticare la propria religione in pubblico, con i suoi simboli ed i
suoi sacramenti. La battaglia del crocifisso è un chiaro esempio di lotta per
la libertà religiosa, per praticarla in pubblico”. “L'Europa non si pieghi sul positivismo ma sia certa dei propri valori.
L’ue non può crescere, anche economicamente e come comunità, se continua a
mancare su questi temi. Noi europei
parliamo dello spread ma non di quello morale che non permette la libertà
religiosa nel mondo”. Infine un accenno alla Siria, “non mi rassegno all'idea che per garantire i cristiani in Siria, li da
secoli, debba rimanere Assad", e alla Nigeria, dove “i cristiani
vengono uccisi perché cristiani. Possiamo dirlo"
Gianni Alemanno ha infine sottolineato la
necessità dell’occidente di difendere i valori universali ignorati dalle
autorità europee e dai media, in particolare quelli italiani. Esempio di questo
clima di indifferenza è la notizia di
una bambina pakistana disabile di 11 anni incarcerata con la presunta accusa di
blasfemia, la cui storia è stata ripresa solo da pochissimi giornali.
Pubblicato da Franco Frattini
il giorno 20.8.12. per la sezione
Diritti e Libertà,
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