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Non si può trascurare la crescita


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www.mno.hu (quotidiano „Magyar Nemzet”)


Secondo l’ex-ministro degli Affari Esteri italiano ed ex-commissario UEFranco Frattini, la soluzione alla crisi può essere favorita soprattutto dall’integrazione all’interno dell’Unione Europea e da un governo sovranazionale.

Il presidente della Fondazione De Gasperi ha tenuto lunedì una conferenza presso l’Università Corvinus di Budapest con il titolo “Crisi economica – le sfide dell’Unione Europea”.
Il ministro degli Affari Esteri ungherese, János Martonyi, prima della conferenza ha sottolineato che Franco Frattini è una personalità determinante non solo del presente e del futuro dell’Europa, ma anche un amico dell’Ungheria, e ciò è molto apprezzato dal Paese.
La crisi è anche un’occasione di rinnovamento – ha affermato il ministro – per custodire i valori, le norme e l’“anima” dell’Europa.

Come è possibile salvare l’Europa?
Nel suo discorso, Franco Frattini ha affermato che l’Europa sta attualmente lottando con una crisi che non è solo economica, ma anche politica e ciò mette in discussione il ruolo finora svolto dall’Europa nel mondo, offrendo tuttavia – al contempo – la possibilità di difendere i risultati già raggiunti e di rendere più stringente l’integrazione. Se non si formerà un governo sovrannazionale efficiente, ossia capace di reagire velocemente ai cambiamenti, non sarà molto semplice uscire dalla crisi, ha affermato il politico italiano.
Ha poi proseguito dicendo che, per le democrazie europee, il problema non è quello di salvare oppure no l’Europa, ma del come salvarla; riducendo il deficit oppure riducendo la spesa pubblica. Ha richiamato l’attenzione sul fatto che il mercato non è più in grado di autoregolarsi e i mercati senza regole aprono la strada alla speculazione. I risultati delle elezioni in Grecia e in Francia hanno dimostrato, secondo Frattini, che non sono accettabili le politiche che non prendono abbastanza in considerazione la crescita e che di questa situazione approfittano le forze estremiste.

Cedere la sovranità nazionale
È sua convinzione che siano necessari Governi nazionali che accettino – con largo consenso da parte degli elettori – di cedere all’Unione Europea la sovranità nazionale in settori strategici, ad esempio in quello della politica economica. Secondo Franco Frattini solo in questo modo è possibile trovare una difesa contro la crisi e fornire alle famiglie e alle imprese la possibilità di svilupparsi e di progettare il futuro. La sovranità divisa forma l’unità d’Europa e oggi più che mai c’è bisogno di questo. Gli Stati dell’Occidente hanno perso la loro predominanza tecnica, finora indiscutibile, e in tal modo anche la suddivisione delle tecnologie si è globalizzata e sono in crescita nuovi Paesi.

Bloccare l’eccesso di spesa
In tutti gli Stati dell’Unione bisognerebbe introdurre e registrare anche nella costituzione il cosiddetto principio del “deficit zero”, perché è questo che costituisce una difesa nei confronti della speculazione e nei confronti della tendenza dei politici – il cui orizzonte arriva solo fino alle elezioni successive – a spendere troppo, facendone pagare il prezzo alla generazione che segue. Per accendere i motori dell’economia bisogna aumentare la produzione ed appoggiare le piccole e medie imprese, poiché tutto ciò fa aumentare l’occupazione; è necessario inoltre porre fortemente l’accento sulla ricerca e sull’innovazione e attivare il credito – ha affermato Frattini.

Ha poi sottolineato il fatto che si debba rafforzare la cooperazione euroatlantica e inoltre attribuire un ruolo d’importanza anche al gruppo G20. Secondo Franco Frattini l’Ungheria è un Paese profondamente europeo: i suoi cittadini sentono come propri i valori europei e il Paese potrebbe giocare un ruolo ancora più deciso affinché l’Europa si rafforzi, perché sia ancora “più” Europa.

Il rettore dell’Università, Zsolt Rostoványi, haconsegnato l’onorificenza Corvinus d’argento a Franco Frattini. Il rettore ha sottolineato, tra l’altro, che Franco Frattini tra il 2004 e il 2008, in qualità di commissario UE responsabile per la libertà, la realizzazione del diritto e la sicurezza, ha fatto molto per questi settori e inoltre anche per la solidarietà sociale e per una politica unitaria d’immigrazione più liberale.
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Pubblicato da Franco Frattini il giorno 7.5.12. per la sezione , , , . Puoi essere aggiornato sui post, i commenti degli utenti e le risposte utilizzando il servizio di RSS 2.0. Scrivi un commento e partecipa anche tu alla discussione su questo tema.

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