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Pdl addio: ora la casa dei moderati


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“C'è incertezza. Gli elettori che nei sondaggi dicono di non sapere per chi votare sono in gran parte nostri, del Pdl. Non andranno mai a sinistra, ma non capiscono chi siamo noi”.
Franco Frattini è stato il primo trai ministri berlusconiani ad appoggiare Monti: “Una scelta giusta che va ribadita di fronte a chi dice che stiamo perdendo i nostri elettori”. Li recupereremo se Angelino Alfano manterrà gli impegni: la Costituente popolare, il partito degli onesti. Prima del 2013 devono esserci scelte forti e coraggiose. Su questo saremo giudicati”.

Alfano sari ancora il leader? Berlusconi ha detto che gli manca il quid…
Berlusconi ha poi chiarito che faceva riferimento a una storia politica ancora giovane. E ha detto che Alfano è leale e bravissimo. Io avrei aggiunto che rappresenta la sfida vera per rinnovare il partito. Al di là dell'anagrafe, il futuro è lui..
E Berlusconi? E’ il passato?
“Berlusconi è un punto di riferimento. Il protagonista in stagioni in cui né Alfano ne io c'eravamo. Ora può portare il contributo della sua esperienza, non credo che voglia altro. Non è lui a trattare in prima persona, quel compito spetta ad Alfano”.
Il segretario di un partito in crisi. Sondaggi in picchiata, in città cane Palermo faticate a trovare un candidato.
“Non possiamo rinunciare a una linea giusta per paura di perdere le amministrative. Dobbiamo utilizzarle per fare qualche esperimento: liste più aperte alla società civile, liste civiche da affiancare a quelle del Pdl. Nelle città abbiamo una classe politica non all'altezza di quella nazionale: cooptazioni, rendite di posizione, congressi falsamente unitari che ci hanno indebolito. Oggi la ricetta è cambiata: congressi competitivi e primarie aperte”.
Anche a Roma, l' unica grande città governata dal Pdl? Si vota tra un armo e il sindaco Alemanno è travolto da polemiche e scandali. Va ricandidato?
“Alemanno va aiutato. Stiamo lavorando affinché intorno a lui ci sia una classe dirigente all'altezza che lo possa aiutare a essere riconfermato”.
Ma lei che voto gli dà?
“Non si può giudicare dopo un mandato”.
Ci sarà ancora il Pdl, nel 2018?
“Avrà un nome diverso. E dovrà essere la casa di tutti i moderati. I moderati meritano di avere un partito”.
Vi scioglierete in un partito con l’Udc?
“Alfano e Casini hanno aperto un ragionamento serio. Ma non possiamo smontare il Pdl senza sapere cosa verrà dopo. Se Casini continua con le tattiche per primo impedisce che si realizzi il progetto”.
Gli ex An temono un appiattimento neocentrista, come ha detto la sua ex collega Glorgla Meloni.
“E’ una linea che nel Pdl era e resta minoritaria. Nel Pdl si discute. C'è una maggioranza che decide e una minoranza che segue. Ho notato con soddisfazione che i colleghi che mi avevano messo
all'indice come eretico, la Russa, Sacconi, Santanchè. ora si sono convertiti ad appoggiare Monti”.

Sarà lui il candidato prender della Grande Coalizione, come ha detto Berlusconi e propone Ferrara?
“E un' idea accattivante. Ma dirlo ora sarebbe dannoso per Monti. Non sarebbe più il tecnico di transizione ma il politico che lavora per il suo futuro. E sarebbe più difficile fare la riforma del mercato del lavoro o le opere per la Tav”.
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Pubblicato da Franco Frattini il giorno 9.3.12. per la sezione , . Puoi essere aggiornato sui post, i commenti degli utenti e le risposte utilizzando il servizio di RSS 2.0. Scrivi un commento e partecipa anche tu alla discussione su questo tema.

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