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Primavera araba: IDC a Beirut "evitare inverno di fanatismo"


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Sviluppare l' impegno economico e sociale verso i Paesi interessati e cooperare, anche con borse di studio e stage formativi, alla creazione di una nuova classe politica ispirata ai principi democratici. Queste le proposte uscite da una conferenza sulle rivolte nel mondo arabo tenuta a Beirut dall'Internazionale dei partiti democratici di centro (Idc) sotto la presidenza del leader dell' Udc Pier Ferdinando Casini, secondo il quale bisogna evitare che '' la Primavera Araba porti a un nuovo inverno di fanatismo religioso''.

L' iniziativa, tenuta nella capitale libanese nel 75/o anniversario della fondazione del partito cristiano della Falange, ha visto anche la partecipazione dell' ex ministro degli Esteri Franco Frattini, attualmente responsabile della politica estera del Pdl, dell' ex ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, oltre che dell' ex presidente libanese Amin Gemayel, autore di una risoluzione sul ' cambiamento nel mondo arabo e pluralismo politico' approvata dal Comitato esecutivo dell' Idc.

Nel documento si pongono il rifiuto dell' estremismo, il rispetto del pluralismo '' e l' uguaglianza di uomini e donne di fronte alla legge'' come principi base per giudicare l'effettiva marcia delle rivoluzioni arabe verso la democrazia.

Facendo sue le parole di Papa Giovanni Paolo II, Casini ha affermato in particolare che la liberta' religiosa per tutti, e quindi anche per i Cristiani, '' e' la cartina di tornasole del rispetto di tutti gli altri diritti'' . '' La tutela delle confessioni minoritarie - ha detto Scajola - e' uno dei  parametri chiave di giudizio sull' esito piu' o meno positivo della Primavera Araba''.

L' Internazionale dei democratici di centro ha approvato altre due risoluzioni: una in cui esprime solidarieta' al Movimento cristiano di liberazione a Cuba per la morte del giovane Wilmar Villar, deceduto per uno sciopero della fame in carcere, e chiede il conferimento del Premio Nobel per la pace all'oppositore Osvaldo Paya; un' altra in cui esorta le autorita' ucraine a rilasciare la ex premier Julia Timoshenko, perche' ''un' Ucraina illiberale non puo' trovare posto in Europa''.

Per quanto riguarda la Siria, sia Casini sia Frattini hanno espresso l' auspicio che la Russia finisca per cooperare ad una transizione pacifica. Frattini ha detto che la proposta di risoluzione Onu della Lega Araba, secondo cui il presidente siriano Bashar al Assad dovrebbe cedere i poteri al vice presidente per favorire la creazione di un governo di unita' nazionale entro due mesi, e' ''ragionevole'' e '' fattibile''. ''Ci auguriamo - ha aggiunto l' ex ministro degli Esteri - che la Russia non ponga il veto, ma dimostri flessibilita', tenuto conto dell' esclusione di un intervento militare'' .

Fonte: ANSA
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Pubblicato da Franco Frattini il giorno 28.1.12. per la sezione . Puoi essere aggiornato sui post, i commenti degli utenti e le risposte utilizzando il servizio di RSS 2.0. Scrivi un commento e partecipa anche tu alla discussione su questo tema.

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