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Intervista al Ministro degli Esteri italiano uscente Franco Frattini


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"Berlusconi non è colpevole, sono sicuro che risulterà innocente. Per Israele non c'è motivo di preoccupazione per il fatto che se n'è andato, poiché anche il nuovo Governo appoggerà Israele. Non bisogna assolutamente riconoscere Hamas, non bisogna trasmettergli un messaggio di "business as usual" fin tanto che esorta alla distruzione dello Stato di Israele"

            Silvio Berlusconi ha lasciato Palazzo Chigi solo la scorsa settimana e ben presto dovrà presentarsi in corte per affrontare, una volta per tutte, le accuse nei suoi confronti, che includono frode, corruzione e rapporti sessuali con una minorenne. Ma Franco Frattini, fino alla scorsa settimana il suo Ministro degli Esteri e stretto alleato, crede che il Cavaliere risulterà innocente e sostiene che le accuse nei suoi confronti siano state formulate da magistrati politicamente ostili. "Le notizie sulla vita privata di Berlusconi sono sempre state esagerate", dice Frattini, giunto ieri in Israele. "Non credo che sia colpevole, e sono convinto che alla fine sarà scagionato da tutte le accuse".

            Anche svariati commentatori politici sostengono che sia troppo presto per pensare che Berlusconi sia finito politicamente, malgrado la sequenza di scandali, la crisi economica e le gravi accuse nei suoi confronti. Benché abbiano perduto la maggioranza alla Camera, Berlusconi ed i suoi alleati godono ancora della maggioranza al Senato e possono ostacolare o promuovere leggi. E, non meno importante, a dover fare i duri ed impopolari tagli di bilancio nei prossimi 14 mesi sarà il Governo di tecnici di Mario Monti. Ora Berlusconi ed i suoi alleati sperano che il pubblico dimentichi nel frattempo che la responsabilità dell'attuale situazione va attribuita a loro, e che, accusando Monti dei guai dell'Italia, li riporti al potere.

            Frattini sembra ottimista. "Berlusconi si è dimesso perché ha preferito gli interessi dell'Italia ai suoi interessi personali. È stato un passo che tutti hanno apprezzato… È stato un leader per molto tempo e rimarrà il leader del nostro partito anche in futuro, benché intendiamo nominare un nuovo Segretario Generale (che sarà il leader di fatto). Ora ci troviamo in una situazione straordinaria, perché non abbiamo mai avuto un Governo puramente tecnico. Gode anche di vasto appoggio, ma non ha aspirazioni politiche, e Monti stesso ha annunciato che non intende presentarsi alle elezioni a marzo 2013. Noi, invece, sì, e spero che vinceremo di nuovo".

Nel periodo di Berlusconi e Suo, l'Italia è diventata una stretta alleata di Israele, forse la più stretta in Europa. Questo potrebbe cambiare?
"Non ci saranno molti cambiamenti. Il Presidente del Consiglio Monti è molto esperto in questioni internazionali, ed il Ministro degli Esteri che mi ha sostituito, Giulio Terzi, conosce benissimo Israele – io stesso l'ho nominato Ambasciatore a Tel Aviv nel 2002. Prevedo che porti avanti la linea attuale".
E per quanto riguarda Hamas? Lei è stato uno degli artefici della sua inclusione nella lista di organizzazioni terroristiche dell'UE. In vista della possibile ascesa al potere dei Fratelli Musulmani in Egitto, crede che bisogna considerare di riconoscere Hamas?
"Assolutamente no. Non bisogna trasmettere un messaggio di "business as usual" fin tanto che esorta alla distruzione dello Stato di Israele, anche se acconsente ad una riconciliazione con l'Autorità Palestinese".
Mahmoud A-Zahar ha dubitato ieri della possibilità di raggiungere una riconciliazione piena, ma cosa succederà se Abu Mazen e Khaled Mash'al riusciranno oggi a raggiungere un'intesa senza riconoscere Israele?
"Noi esigiamo un riconoscimento pubblico ed ufficiale da parte di Hamas del diritto di Israele all'esistenza sicura. Una riconciliazione senza detto riconoscimento avrà delle conseguenze, non solo da parte di Israele e Stati Uniti, ma anche da parte dell'UE. Dobbiamo ricordare alle forze politiche palestinesi, ed anche a quelle in Egitto, che troveranno la risposta alle loro esigenze nella democrazia e non nell'estremismo religioso".
Non crede che sia una causa persa, almeno in Egitto?
"Sono molto preoccupato della situazione degradante in Egitto e dell'ascesa dei Fratelli Musulmani. Questi ultimi erano più organizzati sin dall'inizio, hanno mantenuto un profilo basso e hanno lasciato spazio al regime militare per guadagnare il tempo per organizzarsi ed imparare come gestire uno Stato. Ora esercitano pressioni sull'esercito nel senso di mollare, oppure stabilire una data chiara per le elezioni. L'Europa non ha ancora afferrato la gravità della situazione, ma io sono ancora ottimista che i moderati vincano".
Ma pare che l'Europa sia più presa dai propri guai. Dopo la caduta di Papandreu in Grecia, di Berlusconi in Italia e di Zapatero in Spagna, i leader stanno cercando soprattutto di sopravvivere in casa.
"Ci troviamo nel pieno di una crisi globale, e chi prende il ruolo di leadership in tempi di crisi paga il prezzo più tardi. Noi abbiamo perso le elezioni amministrative, Merkel ha subito gravi perdite nel suo campo, e l'elenco non finisce qui. Ma io credo ancora che bisogna aiutare gli egiziani a rimettersi in piedi, perché se loro perdono, anche noi pagheremo il prezzo (tra l'altro con l'inondazione dell'Europa con profughi ed immigrati)".

            Franco Frattini è arrivato ieri a Tel Aviv per prendere parte ad una conferenza, la prima del genere, con la partecipazione di parlamentari ed accademici da Israele, Russia ed Unione Europea. La conferenza, iniziativa dello Institute of International Integration Studies di Mosca e dell'Associazione israeliana di giornalisti di lingua russa, mira, tra l'altro, a migliorare il dialogo tra i vertici di Mosca e di Gerusalemme. Frattini, che insieme a Berlusconi ha trasformato l'Italia nel più prossimo amico della Russia nell'Europa occidentale, ritiene che questa conferenza sia molto positiva e crede che nei prossimi anni la Russia potrebbe modificare in senso positivo il suo atteggiamento nei confronti di Israele. "La Russia cerca di essere più coinvolta nella questione dell'Iran. Esercita pressioni ad Assad di andarsene, ed è coinvolta anche nel Quartetto", dice.

Ma la Russia fa il doppio gioco e, dimostrando coinvolgimento, lede soprattutto l'interesse israeliano – a cominciare dall'ostacolare la linea dura contro l'Iran, passando per l'accoglienza riservata ai capi di Hamas, per finire con il rappresentare la linea palestinese all'interno del Quartetto.
"Ecco perché questa conferenza è importante. Raramente russi ed israeliani hanno occasione di mettersi a tavolino ed agire insieme. È un segno che la Russia sta riconsiderando le sue relazioni nel Medio Oriente. Questo cambiamento deve essere graduale, non ci si può aspettare che cambino tutto in un giorno. Per il momento la questione più importante è quella del nucleare iraniano, e valuto sia anche interesse loro che gli iraniani non sviluppino una bomba. Ora ci serve che siano più duri con gli iraniani, e poi si potrà parlare anche di Hamas e delle altre tematiche".

TESTO ORIGINALE

"גם הממשלה החדשה ברומא תצדד בישראל"
שר החוץ היוצא של איטליה מרגיע כי "לישראל אין סיבה לדאוג מעזיבת ברלוסקוני" ומדגיש כי "אסור בשום פנים ואופן להכיר בחמאס"


מתן דרורי | 24/11/2011 8:09








 סילביו ברלוסקוני רק עזב את משרד ראש הממשלה בשבוע שעבר, ויצטרך בקרוב להתייצב בבית המשפט - ולהתמודד אחת ולתמיד עם ההאשמות נגדו, ובכלל זה הונאה, שוחד וקיום יחסי מין עם קטינה. אך פרנקו פרטיני, עד לשבוע שעבר שר החוץ שלו ובן בריתו הקרוב, מאמין שהקווליירה ייצא זכאי וטוען שלאישומים נגדו אחראים תובעים עם אג'נדה פוליטית עוינת. 


שר החוץ האיטלקי פרנקו פרטיני. "אנחנו דורשים הכרה מחמאס בזכותה של ישראל להתקיים בביטחון" צילום: רענן כהן
"הפרסומים על החיים הפרטיים של ברלוסקוני תמיד היו מוגזמים", אומר פרטיני שהגיע אמש לישראל. "אני לא חושב שהוא אשם ואני בטוח שבסוף הוא ייצא זכאי מכל האישומים". 

גם פרשנים פוליטיים טוענים שמוקדם להספיד את ברלוסקוני, חרף רצף השערוריות, המשבר הכלכלי והאישומים הקשים נגדו. אף שהפסידו את הרוב בבית התחתון, נהנים עדיין ברלוסקוני ובני בריתו מרוב בסנאט, וביכולתם לטרפד או לקדם חקיקה. 

לא פחות חשוב, ממשלת הטכנוקרטים של מריו מונטי היא שתצטרך לערוך את הקיצוצים הכואבים והלא פופולריים בתקציב ב-14 החודשים הקרובים. כעת מקווים ברלוסקוני ובני בריתו שהציבור ישכח בינתיים את אחריותם למצב, יאשים את מונטי בצרותיה של איטליה ויחזיר אותם לשלטון. 
"לא להכיר בחמאס"
פרטיני עצמו נשמע אופטימי. "ברלוסקוני התפטר כי העדיף את האינטרס של איטליה על פני האינטרס הפרטי שלו. זה היה צעד שכולם העריכו... הוא היה מנהיג זמן רב, ויישאר המנהיג של מפלגתנו גם בעתיד, אף שנמנה מזכיר כללי חדש (שיהיה המנהיג בפועל). 

"עכשיו
אנחנו במצב יוצא דופן כי מעולם לא הייתה לנו ממשלה על טהרת הטכנוקרטים. היא גם זוכה לתמיכה רחבה מאוד, אבל אין לה שאיפות פוליטיות, ומונטי עצמו הודיע שלא יתמודד בבחירות במארס 2013. אנחנו כן נתמודד, ואני מקווה שננצח שוב". 

בתקופה של ברלוסקוני ושלך הפכה איטליה לבת ברית קרובה של ישראל, אולי הקרובה באירופה. זה עלול להשתנות? "לא יהיו שינויים רבים. ראש הממשלה מונטי בקיא מאוד בנושאים בינלאומיים, ושר החוץ שהחליף אותי, ג'וליו טרצי, מכיר היטב את ישראל - אני מיניתי אותו בשנת 2002 לשגריר בתל אביב. אני צופה שימשיך בקו הנוכחי". 

ומה בדבר חמאס? אתה היית מיוזמי הכרזתו כארגון טרור באירופה. האם לנוכח ההשתלטות האפשרית של האחים המוסלמים במצרים צריך לשקול להכיר בו? "בשום אופן לא. אסור לשדר להם עסקים כרגיל כל עוד הם קוראים להשמדת מדינת ישראל - גם אם הם מסכימים על פיוס עם הרשות הפלסטינית". 

אמנם מחמוד א-זהאר הטיל אתמול ספק בסיכוי להגיע לפיוס מלא, אך מה יקרה אם אבו מאזן וחאלד משעל יצליחו להגיע היום להסכמה בלי להכיר בישראל? "אנחנו דורשים הכרה פומבית ורשמית של חמאס בזכותה של ישראל להתקיים בביטחון. אם יהיה פיוס ללא הדרישה הזו, יהיו לכך השלכות לא רק מצד ישראל וארה"ב, אלא גם מצד האיחוד האירופי. אנחנו צריכים להזכיר לכוחות הפוליטיים הפלסטיניים, וגם לאלה במצרים, שהם ימצאו את המענה לדרישותיהם באמצעות פנייה לדמוקרטיה ולא בקיצונות הדתית". 

"לרוסים ולישראלים יש הזדמנות לפעול ביחד"
אתה לא חושב שזה אבוד, לפחות במצרים? "אני מודאג מאוד מההידרדרות במצרים ומהתחזקות האחים המוסלמים. האחים היו מאורגנים יותר מלכתחילה, שמרו על פרופיל נמוך ונתנו צ'אנס לממשל הצבא כדי שיהיה להם מספיק זמן להתארגן וללמוד כיצד לנהל מדינה. כעת הם לוחצים על הצבא לעזוב או לתת תאריכים ברורים לבחירות. באירופה לא הבינו את חומרת המצב, אבל אני עדיין אופטימי שהמתונים ינצחו". 

אבל נראה שאירופה עסוקה יותר בצרותיה. אחרי נפילת פפנדראו ביוון, ברלוסקוני באיטליה וספאטרו בספרד, המנהיגים בעיקר מנסים לשרוד בבית. "אנחנו נמצאים בעיצומו של משבר גלובלי, ומי שמוביל בתקופת משבר משלם אחר כך את המחיר. אנחנו הפסדנו בחירות מקומיות, מרקל נחלה הפסדים קשים אצלה, והרשימה נמשכת. אבל אני חושב שעדיין צריך לעזור למצרים להשתקם כי אם הם ייכשלו, גם אנחנו נשלם את המחיר (בין היתר, בגלל הצפת אירופה בפליטים ובמהגרים) ". 

פרנקו פרטיני הגיע אמש לתל אביב כדי להשתתף בוועידה ראשונה מסוגה של חברי פרלמנט ואנשי אקדמיה מישראל, רוסיה והאיחוד האירופי. הוועידה שנערכת ביוזמת המכון ללימודים בינלאומיים משולבים במוסקבה ואגודת העיתונאים דוברי הרוסית בישראל, אמורה, בין היתר, לשפר את הדיאלוג בין מקבלי ההחלטות במוסקבה ובירושלים. 

פרטיני, שיחד עם ברלוסקוני הפך את איטליה לידידתה הקרובה ביותר של רוסיה במערב אירופה, מברך על קיום הוועידה ומאמין שרוסיה עשויה לשנות לטובה את יחסה לישראל בשנים הקרובות. "רוסיה מנסה להיות מעורבת יותר בנושא האיראני. היא דוחקת באסד לעזוב ומעורבת גם בקוורטט", הוא אומר. 

אבל היא משחקת משחק כפול, ואם היא מגלה מעורבות, היא בעיקר פוגעת באינטרס הישראלי - החל בבלימת הקו התקיף נגד איראן, דרך קבלת ראשי חמאס וכלה בייצוג הקו הפלסטיני בקוורטט. "לכן הוועידה חשובה. לעתים רחוקות יש לרוסים ולישראלים הזדמנות לשבת ולפעול ביחד. זה סימן שרוסיה שוקלת מחדש את יחסיה במזרח התיכון. השינוי הזה צריך להיות מדורג, אי אפשר לצפות שישנו הכל ביום. כרגע הנושא החשוב ביותר הוא הגרעין האיראני, ואני מעריך שזה גם האינטרס שלהם שהאיראנים לא יפתחו פצצה. עכשיו אנחנו צריכים שהם יהיו קשוחים יותר עם האיראנים, ואחר כך אפשר יהיה לדבר גם על חמאס ועל הנושאים האחרים ". 

גיל: 54 ; מפלגה: החל דרכו במפלגה הסוציאליסטית, כיום חבר במפלגתו של ברלוסקוני, איל פופולו דלה ליבירטה; תפקידים קודמים: כיהן פעמיים כשר החוץ, חבר בנציבות האירופית
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Pubblicato da Franco Frattini il giorno 24.11.11. per la sezione , , . Puoi essere aggiornato sui post, i commenti degli utenti e le risposte utilizzando il servizio di RSS 2.0. Scrivi un commento e partecipa anche tu alla discussione su questo tema.

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