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LIBIA – LA PACE E LA GUERRA DIVENTANO MATERIA PER MESCHINE SPECULAZIONI DI BASSA POLITICA


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La tentazione di leggere la nostra politica estera con i soli occhiali della politica interna non può spingersi al di là di un dato di fondo: quello della lealtà verso gli impegni e gli organismi internazionali che è per l’Italia fuori discussione. Una lealtà che nasce – è bene ricordarlo - dal primato che noi vantiamo nella partecipazione alle missioni internazionali di pace. E dal saldo sostegno che proviene al Governo dal Capo dello Stato.

Lo strumento militare coordinato dalla Nato è sin qui servito per mettere il regime di Tripoli alle corde nel quadro del mandato della Risoluzione Onu che indica nella protezione dei civili l’obiettivo principale della missione. 

La vita delle popolazioni inermi non può quindi passare improvvisamente in secondo piano e il mio auspicio è che - in accordo con Lega Araba, Unione Africana, Unione Europea, Onu, Nato e naturalmente CNT - il tema della protezione possa trovare strumenti sempre più efficaci. L’Europa ha dato vita ad Eufor da più di un mese e proprio per ragioni umanitarie. E’ giunto il momento di farla essere operativa senza che le ragioni della vita appaiano ad osservatori distratti o in malafede ragioni di un improvviso e improvvisato cambio di passo o ragioni della Lega Nord. Le ragioni di difendere ogni singola vita umana dovrebbero essere di tutti, se non fosse che anche la pace e la guerra diventano materia per meschine speculazioni di bassa politica. 

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Pubblicato da Lucrezia Pagano il giorno 23.6.11. per la sezione , . Puoi essere aggiornato sui post, i commenti degli utenti e le risposte utilizzando il servizio di RSS 2.0. Scrivi un commento e partecipa anche tu alla discussione su questo tema.

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